Vicenda Autodromo, l’ex pilota di Formula 1 Martini: «Volevo aprire un albergo a Imola, ma ora non so»
In 118 Gran premi di Formula 1 Pierluigi Martini ha percorso una distanza paragonabile alla circonferenza della Terra (quasi 40 mila chilometri). Il curriculum sportivo dell’ex pilota romagnolo nativo di Lugo è strettamente legato alla scuderia faentina Minardi, con la quale ha corso la maggior parte dei Gp disputati fra il 1985 e il 1995. Ma nel proprio albo d’oro spicca anche una vittoria alla prestigiosa 24 Ore di Le Mans, gara di endurance che mette a dura prova non solo le capacità di guida ma anche quelle personali.
Adesso Martini ha in mente una nuova sfida, molto diversa da quelle del mondo dei motori nel quale si è fatto un nome, ma neanche poi così distante: aprire un albergo a Imola, in zona autodromo, per fare del rombo che caratterizza il circuito Enzo e Dino Ferrari, metaforicamente ma non solo, un punto di forza. O così è almeno nel suo progetto. «Mi sono innamorato di Imola fin da bambino quando venivo con mio padre per vedere le gare – racconta -. Poi l’ho vissuta da pilota. E finita la carriera ho scelto di viverci, fiero di quello che rappresenta per il mondo del motorsport. Spinto dalla mia infinita passione per il mondo dei motori ho deciso di investire nel settore del turismo imolese con una mia struttura alberghiera proprio nelle vicinanze dell’autodromo, perché se Imola è conosciuta in tutto il mondo è proprio grazie al circuito e alla sua storia, nel bene e nel male».
Una storia lunga oltre mezzo secolo e ricca di momenti che hanno lasciato il segno nel motorsport ma non solo: all’autodromo di Imola sono andati in scena, negli anni, anche appuntamenti ciclistici nazionali e mondiali, eventi musicali di spicco, e perfino una kermesse politica solitamente appannaggio delle piazze. Ma col recente inasprimento dei rapporti fra l’Amministrazione comunale e Formula Imola, la società che gestisce l’Enzo e Dino Ferrari, il futuro dell’autodromo pare incerto.
E, di conseguenza, anche lo stesso progetto dell’ex pilota ne sta risentendo. «Sto alla finestra con preoccupazione – ammette Martini -. Ho già acquistato immobile e terreno per la mia nuova struttura turistica, ma il progetto è in stand by in attesa di capire cosa intendono fare l’Amministrazione comunale e Formula Imola in merito al futuro dell’autodromo. Non si tratta solo del destino delle gare o degli altri eventi, motoristici e non, che oggi si tengono a Imola o che qui potranno avere luogo in futuro, compreso il tanto sperato ritorno della Formula1. L’autodromo è il passato e il presente di Imola, anche dal punto di vista turistico. Non a caso è nato il brand MotorValley, che unisce i luoghi motoristici di una fantomatica valle italiana fortemente caratterizzata dalla passione per il motorsport e contribuisce ad incrementare l’indotto turistico dei territori ad esso legati. Imola ne fa parte di diritto, grazie all’autodromo. Il mio progetto imprenditoriale nasce ad Imola perché credo in questo territorio bello e motoristico. Senza l’autodromo – con-clude Martini – Imola perderebbe molto di sé». (mi.mo.)
Nella foto Pierluigi Martini (a destra) con l”imprenditore Alessandro Curti al concerto in autodromo per raccogliere fondi a favore del restauro del convento dell”Osservanza