Lavori al «Romeo Galli», se la luce non si accende l”Imolese dovrà emigrare
Le due date da segnare sul calendario sono 15 marzo e 24 giugno. Due date cerchiate in rosso per capire se il prossimo anno l’Imolese comincerà la propria stagione lontano dal «Romeo Galli», una casa la cui ristrutturazione è ancora lontana dall’essere conclusa. A dare le due scadenze è stato il presidente di LegaPro, Francesco Ghirelli, che guida l’organizzazione dei campionati di calcio di serie C. «Ci siamo dati un impegno in modo tale che il 15 marzo si possa fare un punto degli interventi. Da oggi – ha detto il dirigente sportivo lo scorso 26 febbraio – le amministrazioni comunali con i club faranno una rapida verifica degli interventi da operare. Così da rifare il punto a breve degli interventi da compiere. Tenendo conto che il 24 di giugno bisognerà presentare in un’unica soluzione. E’ questa la sfida che abbiamo».
In sostanza venerdì 15 marzo il Comune di Imola dovrà fare la propria parte presentando alla LegaPro a Firenze il progetto completo (con l’indicazione dei finanziamenti) di ristrutturazione di un impianto nel quale certamente dovranno essere garantiti posti con poltroncine sui lati lunghi del campo, sostituendo le attuali sedute in tribuna che non sono più a norma, ed aggiungendo sedute con spalliera nei distinti. Le due curve, quindi, rimarranno le uniche con posti in piedi in un Galli che dovrà anche vedere completati, per poter ottenere il semaforo verde per la prossima stagione, tutti i lavori nella zona spogliatoi con la realizzazione dei locali per l’antidoping oltre alla sistemazione ed all’ampliamento della zona stampa. Il capitolo più complesso in tema di lavori riguarda la questione legata al potenziamento dell’impianto di illuminazione con conseguente installazione di nuovi pali per consentire di passare dai 500 lux attuali agli 800 lux di illuminamento medio verticale in direzione delle telecamere fisse fronte tribuna centrale richiesti per il prossimo anno per poter omologare un impianto alla Serie C.
Si tratta di lavori complessi con un iter ancora fermo che non sarà certo completato entro il 24 giugno. In quella data l’Imolese dovrà presentare la domanda di iscrizione alla prossima Serie C indicando un campo in regione già omologato a norma con i criteri infrastrutturali per il 2019/20. Siccome il «Romeo Galli» non potrà più ottenere la deroga già concessa per questa stagione sportiva l’Imolese si è attivata per trovare una alternativa. Ferrara, Bologna e Cesena le possibilità sul tavolo. In ogni caso la società rossoblù senza il «Romeo Galli» disponibile dovrà emigrare lontano con buona pace dei tifosi e appassionati che erano tornati sugli spalti per seguire una squadra che, nel centenario della fondazione della prima società di calcio a Imola, ha ottenuto i migliori risultati di sempre della sua storia e lotta per entrare nei play-off che assegneranno un posto in Serie B. (an.mir.)
Nella foto: veduta aerea dello stadio «Romeo Galli»