Dal 4 marzo anticipato alle 21 l”accesso regolato all”ospedale. Per entrare occorre identificarsi al citofono a lato dell”ingresso
A partire da oggi, lunedì 4 marzo, all”ospedale di Imola verrà anticipato dalle 24 alle 21 l”orario di accesso regolato dal personale di portineria. In pratica, chi si recherà all”ospedale nella fascia oraria dalle 21 alle 6 del mattino, in linea con quanto avviene in gran parte degli ospedali, dovrà utilizzare il citofono che si trova a lato dell”ingresso principale, identificarsi e comunicare il reparto al quale è autorizzato a accedere.
I reparti infatti ormai da tempo stilano la lista di chi (un amico, un familiare, un badante) è autorizzato a trascorrere la notte con un paziente ricoverato, al fine di garantire il controllo delle presenze in reparto e le verifiche periodiche della direzione infermieristica. Da questa sera la verifica dell’autorizzazione all’accesso sarà effettuata direttamente all’ingresso centrale dell”ospedale anziché alla porta del reparto. Gli elenchi degli autorizzati saranno pertanto consegnati agli operatori di portineria ogni sera, così come si accederà per urgenze o altre necessità.
«Ci teniamo a chiarire che non si intende blindare l’ospedale, ma solo regolare l’afflusso notturno in modo da renderlo più sicuro e meno impattante per l’organizzazione dei reparti– spiega la direzione medica di Presidio –. Chi cerca un rifugio sarà invitato a restare in atrio, dove la sicurezza interna, le Forze dell’Ordine o i servizi competenti potranno procedere al riconoscimento e a tentare di instaurare relazioni di aiuto e di supporto».
Per quanto riguarda invece i dipendenti che devono prendere servizio di notte, sarà loro riservato l’ingresso sul retro della portineria centrale, che a breve sarà provvisto di apertura tramite il cartellino marcatempo, mentre i cittadini che devono rivolgersi al Pronto soccorso sono invitati a entrare direttamente dall’ingresso di Via Belpoggio.
La novità mira a garantire una miglior sicurezza per operatori, pazienti e visitatori e si inserisce in un piano più ampio, partito ad ottobre 2018, con il rafforzamento della vigilanza privata all’interno della struttura ospedaliera.