Autodromo, Selvatico Estense rigetta ogni accusa e dice: “Cercherò di portare a termine il mandato fino alla scadenza”
Uberto Selvatico Estense, presidente di Formula Imola, oggi pomeriggio ha ribattuto con una lunga lettera-comunicato (che riportiamo quasi per intero) alle accuse, fatte nei giorni scorsi e soprattutto ieri sera in Consiglio comunale, dall”amministrazione imolese e in particolare dalla sindaca Manuela Sangiorgi. Nell”aula consigliare la sindaca ha approfittato delle comunicazioni per ragguagliare i consiglieri e soprattutto chiedere esplicitamente le dimissioni di Selvatico Estense.
“Dopo aver deciso di non rilasciare dichiarazioni, in attesa di un chiarimento con la sindaca di Imola Manuela Sangiorgi (da me richiesto tramite il suo portavoce e mai avvenuto, con buona pace di chi mi accusa di indisponibilità); oggi rompo il silenzio per replicare al grave e diffamatorio attacco ricevuto da parte dell”Amministrazione comunale di Imola nella seduta del Consiglio comunale”. Esordisce Selvatico Estense, poi entra nel dettaglio: “Le accuse ricevute (tralascio di commentare qui le ridicole inesattezze dette sul mio conto da chi ha sostenuto di essersi documentato) sono come dicevo, gravemente diffamatorie se non addirittura calunniose e troveranno giusta sede di discussione nelle sedi giudiziarie più opportune. In primis, quanto all”accusa di gestire male la società, vorrei ricordare che in Formula Imola Spa io non ho deleghe gestorie ma di rappresentanza e coordinamento del Cda strettamente legato all”osservanza delle linee di indirizzo strategico del socio pubblico. La gestione che è di norma delegata al direttore generale è, inoltre, come ben dovrebbe sapere l”Amministrazione comunale, sottoposta altresì alla ”direzione e coordinamento del socio unico”, parole il cui significato non può essere equivocato. È quindi un”accusa che facilmente, in ultima istanza e per competenza, si può rispedire al mittente”. Quanto ai dati di bilancio di Formula Imola relativo all”ultimo esercizio, secondo il presidente “non è stato approvato ancora il bilancio della società, la perdita, seppur consistente se rapportata al risultato positivo dei passati esercizi, è dovuta in gran parte alla limitazione di utilizzo della struttura imposta dalle attuali regolamentazioni comunali e dalle ultime politiche di indirizzo di questa giunta a discapito di quelle più permissive nazionali ed europee. La perdita comunque è molto lontana dai 700.000 euro”.
Secondo Selvatico Estense “E” questo il nocciolo del problema di cui oggi, non inventando, ma rappresentando un oggettivo dubbio, si sta discutendo e che preoccupa gli operatori che ruotano intorno alle attività ed i lavoratori stessi dell”autodromo. La continuità aziendale, pur in presenza di un patrimonio netto considerevole, e più in generale le attività motoristiche dell”autodromo sono poste in pericolo dal confuso nuovo indirizzo politico e da un assessore che non si limita a svolgere i compiti di indirizzo politico ma si spinge a voler dettare alla struttura gestionale inattuabili scelte quotidiane ed operative, nella maggior parte dei casi senza nessuna condivisione con il socio ConAmi e con gli organi di amministrazione della partecipata. Non a caso perfino il presidente del collegio sindacale si è dimesso a seguito delle esternazioni dell”Amministrazione comunale, lamentando il venir meno di un indirizzo politico coerente con il perseguimento dell”oggetto sociale della società di gestione del circuito”.
Selvatico si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa ricordando che “nonostante le limitazioni già esistenti in base al protocollo operativo vigente, che in conseguenza dell”ultimo spostamento dei fonometri ci ha portato a 33 sanzioni nel 2018 (non capisco come si possa sostenere che non vi sono in essere protocolli operativi), la società negli ultimi sei esercizi, tranne l”ultimo, ha comunque sempre chiuso i bilanci in attivo, seppur di poco, consentendo tra l”altro al territorio di godere di un indotto rappresentativo e di qualità in rapporto allo sforzo profuso ed alla realizzazione in autofinanziamento di eventi Sportivi internazionali per loro natura in perdita. Soprattutto se paragoniamo lo sforzo del Comune di Imola assolutamente nullo rispetto a qualsiasi altro circuito internazionale (si parla di centinaia di milioni di euro di investimenti nella maggior parte dei casi). Gli investimenti profusi dal gruppo dei Comuni del Conami sono comunque ad oggi marginali, la maggior parte degli oneri di cui al termine della concessione godrà solo il Comune di Imola, sono stati affrontati come investimenti in autofinanziamento (ritengo l”Amministrazione conosca la differenza tra Stato patrimoniale e Conto economico) dalle società partecipate, mentre il ricorso ai finanziamenti europei e regionali ha coperto buona parte degli investimenti nel completamento delle infrastrutture nel corso del mio mandato. Ricordo inoltre alla sindaca che il mio contributo personale alla causa dell”autodromo di Imola non si conta esclusivamente in termini di dedizione lavorativa, ma bensì anche in termini di un ingente contributo finanziario di carattere mecenatistico che ha consentito in passato la ristrutturazione e la ripartenza dell”Enzo e Dino Ferrari”.
“Insultarmi e trattare chi ha contribuito generosamente in siffatto modo alla causa imolese non aiuterà certo ad attrarre nuovi amici dell”autodromo e della città”. “Io continuo il mio percorso, cercando di portare a termine il mio mandato fino alla scadenza naturale. Mi sia consentito richiamare però l”attenzione su ciò da cui si vuole che la gente venga distratta: le parole devono tradursi in fatti. Se la sindaca vuole un autodromo ricco di eventi internazionali ed attività, la società di gestione ha bisogno di svolgere anche altre attività commerciali a margine di contribuzione positivo, altrimenti non raggiunge l”equilibrio economico e finanziario. Ogni decisione richiede responsabilità, quella di non voler costruire le barriere e ridurre le giornate in deroga porta all”impossibilità di poter ospitare eventi quali la Superbike od il Mondiale Motocross in autofinanziamento, ovvero potenzialmente anche quello di andare incontro alle previsioni liquidatorie previste dalla legge Madia”. (r.c.)
Nella foto Uberto Selvatico Estense e Manuela Sangiorgi, al centro una gara in autodromo
….come la quasi totalità degli imolesi, che tra l’altro da tempo in pochi frequentano l’autodromo, c’è un “po’ ” di disinformazione: questa situazione è in essere solo da una decina d’anni.
Fareste bene ad informarvi un “po’ ” su cosa succede da quelle parti quando sentite la “musica” dei motori, magari andandoci di persona e restandoci fino alla fine dei giochi, poi giudicare se è sopportabile subire per 160 giornate all’anno, pardon da quest’anno 139, una situazione di quel genere. NON SIAMO PIU’ AI TEMPI DELLA FORMULA 1, ORA IN PISTA SCORAZZANO I RICCONI; PER LO PIU’ STRANIERI; A CASA LORO NON GLIELO CONSENTONO. AGGIORNATEVI!
A BOLOGNA NEI MESI ESTIVI , ANCOR PRIMA DI ARRIVARE VEDI LA CAPPA DA INQUINAMENTO ,STIAMO PARLANDO DI BOLOGNA, SONO I CENTRI URBANI GRANDI SOMMATI ALLE AUTOSTRADE IN TUTTA ITALIA CHE CONTRIBUISCONO ALL’INQUINAMENTO SUL TERRITORIO NAZIONALE, NON E CERTO UNA CITTADITA COME IMOLA CHE INQUINA,MA ALLA DOMANDA DI 40 ANNI DI CORSE A IMOLA CHE MI RISPONDE? SIAMO ANCORA VIVI O NO?
…gentile anonimo, si legga i dati sulla mortalità imolese dovuta alle patologie respiratorie o dell’inquinamento atmosferico prodotto, tanto per citarne uno,
quello della “12 ore Imola Hankook” del 24-25-26 maggio 2018.
Per comodità le riporto i dati trasmessi a tutti gli organi di stampa in quei giorni:
“Valori medi di emissione secondo Ispra ( li trovate nel link sotto) : CO2 =238,238019 g /km, PM10 =0,03581581 g/km per il parco macchine in circolazione (non vetture da competizione ma sorvoliamo il particolare)
Oggi in 4 ore di gara ogni auto ha percorso 120 giri, domani in otto ore 240 , totale 360 giri . Ogni giro 5 Km, 360 x 5 = 1800 km x 47 auto = 84600 km.
Mancano tutti i giri fatti giovedì e venerdì mattina ( la gara è iniziata alle 15.30) che ipotizziamo circa 50000 km.
84600 +50000=134600 km
134600km x 238,2380 =32 tonnellate di CO2
134600 km x 0,03581581 = 4,82 kg di PM10
Nel link sotto si evidenzia che Imola potrebbe risparmiare in un anno 95000 km se tutti i bambini andassero a scuola a piedi ( pedibus) per un risparmio , in un anno, di 22 tonnellate di CO2. Buona pratica ma annullata in due giorni di attività motoristica dell’autodromo.
Si evidenzia ( ultima tabella)che i cittadini di Imola usando le bici risparmiano 385 tonnellate di CO2 all’anno, annullate in circa 15 giorni di uso dell’autodromo. ( Imola risparmia 407 t di CO2 bici + pedibus).
Sarebbe interessante poter leggere il rendiconto economico di questa ennesima manifestazione revival….., come quello di tutti gli altri eventi motoristici che tengono viva la nostalgia dei tempi passati: quelli sanitari, purtroppo li conosciamo/te già!….”
Legambiente ImolaMedicina
http://www.areablu.com/wp-content/uploads/2016/10/1-MariaPietrobelli_Benefici-ambientali_Cras.pdf
Arch. Maria Pietrobelli – areablu.com
http://www.areablu.com
I BENEFICI AMBIENTALI DEL PROGETTO FELICINBICI Imola, 21 Ottobre 2016 Arch. Maria Pietrobelli «Piano di Azione Ambientale per un futuro sostenibile 2011/2013. progetti regionali
lei si. muove solo in. bici o a piedi o. usa un auto?
no perche se si muove in. auto magari. un suv? 😉
produce anche lei monossido. di. carbonio
Per dirla alla Salvini, caro Selvatico Estense, è finita la pacchia a scapito della salute e dei soldi degli imolesi: ora auspichiamo un minimo di rispetto delle regole, come previsto dalle leggi e non dalle interpretazioni di chi doveva farle rispettare….
Salute? Ma salute de ché?