La raccolta dei rifiuti porta a porta arriva in centro storico a Imola
La riorganizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani arriva anche in centro storico. La Giunta5 Stelle ha infatti approvato il progetto presentato da Hera. Si tratta dell’ultimo step che servirà per uniformare il servizio su tutto il territorio comunale, visto che l’area sotto l’Orologio, a causa della particolare morfologia e della diatriba sull’impatto ambientale ed architettonico, era finora l’unica a non essere stata ancora interessata dalla riorganizzazione partita nel luglio 2016 dai quartieri Pedagna e Cappuccini. Come più volte spiegato, l’obiettivo del nuovo sistema è raggiungere il 79% di raccolta differenziata entro il 2020 così come stabilito dalla Regione. Nel novembre scorso era ferma al 72,6%. «Il progetto approvato – spiega l’assessore all’Ambiente, Andrea Longhi – stima un incremento del 5 per cento della raccolta differenziata. Per avere dati certi occorrerà però attendere i primi riscontri».
Entrando nel dettaglio, il progetto prevede l’adozione di un modello misto: «porta a porta» e «stradale». Ad oggi in centro storico e sui viali di circonvallazione il sistema di raccolta è suddiviso in cassonetto e isola interrata per l’indifferenziata, campana e isola interrata per la raccolta di vetro, plastica e lattine e, infine, un servizio di porta a porta per la raccolta dei sacchi blu della carta. Qui è ancora possibile aprire i cassonetti senza la card ed è per questo che spesso vengono utilizzati anche dai cittadini meno ligi di altri quartieri. Ma questo cambierà. In che modo? Il modello proposto porterà sui viali di circonvallazione (Saffi, Zappi, De Amicis e Carducci) le cosiddette isole ecologiche di base (Ieb) come quelle già presenti negli altri quartieri cittadini, apribili con card elettronica: sarà presente un contenitore per ogni filiera di rifiuto, grigio per l’indifferenziata, azzurro per la carta, giallo per plastica e lattine, verde per il vetro e marrone per l’organico. Nell’area all’interno del centro storico, invece, è previsto un potenziamento del servizio di porta a porta per la carta (sacco di colore blu), l’introduzione dello stesso servizio per plastica e lattine (sacco di colore giallo) e l’indifferenziata. Tutti i servizi porta a porta saranno svolti con cadenza settimanale, anche se al momento «non è stato ancora individuato il giorno preciso – spiega l’assessore -. E’ aperto un tavolo di lavoro con l’attuale gestore del servizio per la definizione di tutti gli aspetti operativi». Le attuali isole interrate esistenti per l’indifferenziata, 7 in totale, saranno utilizzate per la raccolta di plastica/lattine (svuotamento due giorni su sette). Per aprirle, a differenza di ora, occorrerà la card elettronica. Le isole interrate ad oggi dedicate a vetro/plastica/lattine, in tutto 3, saranno invece rimosse e l’area verrà pavimentata. Numeri alla mano, le isole ecologiche accoglieranno, in totale, 13 contenitori stradali per l’indifferenziata (con svuotamento giornaliero) dotati di calotta e apribili con card elettronica per consentire l’introduzione di sacchi con un volume massimo di 22 litri. Inoltre, saranno posizionati 13 contenitori per la carta (svuotamento quattro giorni su sette) e 12 per plastica/lattine (svuotamento sei giorni alla settimana), entrambi dotati di una griglia per ridurre il volume massimo conferibile e un sistema di identificazione con card elettronica per l’accesso.
A questi vanno aggiunti, compresa l’area del centro storico, 37 bidoni per l’organico con apertura tramite card elettronica e con una frequenza media di svuotamento pari a quattro giorni su sette, oltre a 37 bidoni per il vetro che saranno svuotati due giorni alla settimana. «Questi ultimi sono quelli previsti nei punti di raccolta stradali – ha illustrato l’assessore – mentre altri verranno messi a disposizione delle utenze dedicate, come bar e ristoranti, che producono una quantità considerevole di vetro». Totale: 113 contenitori e 7 isole interrate (a fronte delle 10 attuali), ma non è escluso un possibile potenziamento «nel caso in cui i contenitori previsti non siano sufficienti». La nuova riorganizzazione del servizio dovrebbe partire a inizio luglio. «Un eventuale slittamento – aggiunge Longhi – si potrebbe verificare nel caso di ritardi nella consegna ad Hera delle forniture dei materiali, ma al momento contiamo di rispettare quanto previsto. Prima dell’avvio sarà effettuata una puntuale campagna di informazione e di sensibilizzazione nei confronti di tutti i cittadini e di tutte le attività interessate al cambiamento, comprensiva di consegna a domicilio di depliant informativi e kit di materiali». Le date, però, non sono ancora state stabilite. E veniamo ai costi. L’importo totale dei costi di avvio da sostenere nell’anno di partenza del nuovo sistema sarà di 156 mila euro. «La riorganizzazione del sistema di raccolta rifiuti tramite il sistema misto – si legge nel progetto esecutivo messo a punto da Hera – comporterà, una volta a regime, un incremento dei costi di servizio e gestione di circa 171 mila euro all’anno e una stima di risparmio sui costi di smaltimento/trattamento pari a circa 150 mila euro all’anno». La differenza, di circa 20 mila euro, è quello che il Comune pagherà effettivamente in più a Hera. Nel 2018 il servizio sull’intero territorio è costato al Comune di Imola circa 8 milioni e 400 mila euro. Quello che interessa ai cittadini, però, è quanto tutto questo andrà a incidere sulla bolletta. «Abbiamo già verificato – conclude Longhi – e per gli utenti non comporterà nessun aumento sulla Tari del 2019». (da.be. lo.mi.)
Nella foto: svuotamento del contenitore interrato per i rifiuti indifferenziati in piazza Gramsci. Dopo la riorganizzazione, sarà utilizzato per plastica e lattine