Tasse, la Giunta Sangiorgi aumenta l”Irpef: critici Lega, Pd e sindacati. “Ridotta anche la platea degli esenti”
La decisione della Giunta Sangiorgi di ritoccare verso l”alto l”Irpef degli imolesi ha sollevato non poche critiche, a partire da quelle dell”opposizione in consiglio comunale.
“Aumentare la pressione fiscale sulle famiglie, sui lavoratori ed i pensionati è semplicemente irresponsabile – sintetizza il segretario territoriale del Pd, Marco Panieri, con una nota -. Mettere le mani nelle tasche degli imolesi senza alcun progetto per lo sviluppo economico, senza un piano degli investimenti credibile è una follia. Continuano a incolpare chi governava prima dopo oltre otto mesi di governo e dire che solo il 30 dicembre la sindaca aveva dichiarato che non avrebbe assolutamente aumentato le tasse sulla stampa. I bilanci del comune erano in equilibrio come certificato dal bilancio 2018 approvato dal consiglio comunale con il parere dei revisori”. Panieri ha ricordato anche che “nel 2013, quando il sindaco Manca rivide la tassazione, l’attuale sindaca Sangiorgi, l”assessore Frati, il vice sindaco Patrick Cavina, allora consiglieri di opposizione, insieme al consigliere Carapia (oggi della Lega), manifestarono incatenando l’aula del Consiglio comunale” e gridando allo scandalo.
Anche la Lega, che nel consiglio comunale imolese siede all”opposizione, ha stigmatizzato la scelta dell”Amministrazione pentastellata seppur, di fatto, giustificandola come obbligata. “I conti in rosso del Comune di Imola sono ormai noti da tempo e questa amministrazione comunale non brilla certo per atti propensi al risanamento. Era prevedibile, se si voleva salvare la pelle un aumento delle tasse e – conclude il commissario provinciale Daniele Marchetti – dimostra che non ci sono per ora sistemi fantasmagorici che i grillini potevano giocarsi”.
Non hanno invece dubbi i sindacati, Cgil, Cisl e Uil: “Una scelta che non condividiamo. Ed essendo una tassa progressiva colpirà maggiormente i redditi medio-bassi e peserà prevalentemente sui lavoratori dipendenti e pensionati”. Non solo, nella nota hanno anche puntato il dito sulla soglia fissata per l”esenzione ricordando che non solo non è una novità ma è peggiorativa rispetto a quanto avveniva fino ad ora: “Il sindaco e la giunta non sono informati sugli accordi sindacali rinnovati di anno in anno per tutelare le fasce più deboli. Fino al 2018 l’accordo prevedeva una soglia Isee fissata a 14.000 euro per la restituzione dell’addizionale Irpef. Soglia che l’Amministrazione comunale ha ora deciso di abbassare a 10.000 euro, riducendo così la platea delle famiglie che ne può usufruire. Glielo avremmo potuto far notare, se solo avesse convocato le organizzazioni sindacali prima di comunicare un simile provvedimento, tanto più che l’incontro per discutere del bilancio nel suo complesso è in programma per la prossima settimana, martedì 26 febbraio”. Mirella Collina della Cgil, Danilo Francesconi della Cisl e Giuseppe Rago della Uil hanno concluso: “Il confronto con le parti sociali va fatto preventivamente e non dopo aver assunto decisioni che vanno a colpire i redditi delle famiglie, contrariamente a quello che era stato sostenuto solo pochi mesi fa. Ma abbiamo imparato che le promesse lasciano il tempo che trovano”.
Nella foto il municipio di Imola
Imola