Biliardo, il migliore della storia imolese Luca Casadei ha detto basta: «La passione di una vita, ora non mi riconosco più»
Il migliore ha detto basta, almeno per adesso. Dopo 48 campionati di biliardo (boccette, ovviamente), Luca Casadei ha dovuto subire quello che in altri sport verrebbe definito un «esonero». In estate si era trasferito al Bbzo, un bar di Villanova di Bagnacavallo, dopo alcune stagioni di ottimi successi a Cotignola, ma un insolito 5 su 17 nel girone d’andata della massima serie lo ha messo sul banco degli accusati, a livello di rendimento. «Non ho voluto nemmeno il nullaosta, per essere sicuro di non farmi convincere da altre squadre. Per il momento mi fermo qui e difficilmente ripartirò, anche perché c’è un po’ di delusione e non mi riconosco più in un gioco del genere».
Adesso non esiste quasi più il ragazzino che inizia a giocare a biliardo come capitò a te negli anni Settanta.
«Da un pezzo non esiste più il bar come lo intendevamo noi e i giovani si muovono in altre direzioni, inoltre secondo me il gioco moderno non ha più appeal».
Anche per colpa dei dirigenti, che non sono certo degli illuminati.
«Poco prima di smettere, ad inizio dicembre, alla nostra squadra è successa una vicenda regolamentare che ha spopolato sui social e che mi ha disgustato. A livello dirigenziale ci sono continue prevaricazioni e hanno sempre ragione loro, anche di fronte all’evidenza. Insomma, non si assumono mai le loro responsabilità, neppure quando fanno errori lapalissiani». (p.z.)
L”articolo completo su «sabato sera» del 7 febbraio.
Nella foto: Luca Casadei