Buona partenza per i saldi invernali in Emilia Romagna secondo un”indagine commissionata da Confcommercio
Partenza ok per i saldi invernali. Lo dice Confcommercio Ascom Imola, che nei giorni scorsi ha cambiato il proprio direttore generale. Il nuovo direttore dell”associazione territoriale, che raggruppa oltre 1.000 imprese nei settori del commercio, del turismo, dei servizi, del lavoro autonomo, della piccola impresa e delle professioni, è Andrea Martelli, che subentra a Franco Tonelli.
Tornando ai saldi, Ascom cita un”indagine realizzata dal Centro Studi Iscom Group sull’andamento della campagna nel mese di gennaio per conto di Confcommercio Emilia Romagna, secondo la quale la partenza è stata positiva, a dimostrazione che ai consumatori piace ancora fare acquisti durante i saldi pur tenendo un atteggiamento prudente. La ricerca, realizzata su un significativo gruppo di imprese commerciali della regione che vendono beni per la persona (al 95% abbigliamento e calzature), ha rilevato che le vendite nei saldi invernali 2019 rispetto all’anno scorso sono aumentate per il 15% degli operatori e sono stabili per il 58%. La percentuale di incremento per chi ha registrato maggiori vendite rispetto al 2018 è tra il 10 e il 15%, mentre per Il 27% degli esercenti che ha segnalato un calo quest’ultimo è contenuto entro il 15%. Da rimarcare che le vendite in saldo rappresentano per i commercianti tra il 10 e il 20% del fatturato annuo, con punte del 30% per un operatore su 4.
Secondo il presidente di Confcommercio Ascom Imola, Gianluca Alpi, «dopo vari anni con indici negativi, questo è il primo mese di saldi all’insegna della stabilità e questo ci fa ben sperare per il prossimo futuro. I dati 2018 sull’afflusso turistico nei principali centri storici della regione evidenziano un consistente aumento delle presenze: se questo trend sarà confermato anche nel 2019 avremo la possibilità di arginare gli effetti di una congiuntura economica poco favorevole». Anche il commercio online, secondo gli operatori, incide sull”andamento della campagna di saldi. Il 23% ha infatti la percezione che gli acquisti su web stiano crescendo anche durante i saldi. «È vero che l”e-commerce può avere prezzi più bassi, ma è altrettanto vero che questo è possibile soprattutto perché i colossi del web e le piattaforme di intermediazione della moda hanno fiscalità di vantaggio o addirittura non pagano le pesanti tasse cui invece sono assoggettate le nostre imprese italiane – prosegue Alpi -. Per questo abbiamo chiesto come Federazione Moda Italia attraverso Confcommercio l”introduzione di una web tax e riaffermato la necessità di competere sul mercato a parità di regole. Diventa quindi fondamentale un intervento a livello nazionale o europeo, che favorisca l”introduzione della web tax, anche in considerazione di un nuovo gettito utile a evitare le clausole di salvaguardia oppure a favorire il taglio dell”Irpef».
Entrando più nel dettaglio sull”entità e sulle tipologie degli acquisti in saldo, considerando che le percentuali di sconto erano in linea con quelle dell”anno scorso, per il 70% degli interpellati la spesa dei consumatori è stabile, mentre per l”8% ha registrato un aumento. Per quanto riguarda abbigliamento e accessori, lo scontrino medio è di 88 euro a persona (circa 194 euro a famiglia) per acquisti tipo maglieria, pantaloni e borse. Il freddo di metà gennaio ha comunque portato un incremento nella vendita dei capispalla, in particolare piumini. Nelle calzature le preferenze degli acquirenti sono andate a sneakers di marca, stivaletti e scarponcini.
Nella foto il nuovo direttore di Confcommercio Ascom Imola Andrea Martelli