Alta qualità, benessere degli animali, trasparenza verso il consumatore: così Clai ha vinto il Bando di filiera della Regione
La Clai ha vinto nei giorni scorsi il Bando di filiera finanziato dell’Unione Europea e inserito nel Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna. La cooperativa imolese ha ottenuto l’importante risultato presentando due progetti di filiera bovina e suina che si prefiggono questi obiettivi: miglioramento della qualità della produzione, sostenibilità ambientale, perfezionamento del sistema di tracciabilità del prodotto per garantire la massima trasparenza al cliente.
Il Piano di Innovazione di filiera si inserisce in una realtà come la Clai che da più di 50 anni adotta i più alti standard al fine di assicurare il benessere degli animali e la migliore qualità nel sistema di trasformazione e lavorazione. In particolare, attraverso un’attività di ricerca prevista dal Piano stesso, l”azienda di Sasso Morelli studierà la possibilità di fornire al consumatore carni fresche e salumi ad alto valore aggiunto, accompagnati da un’etichettatura intelligente che dia informazioni non solo legate all”origine dell’animale, ma anche agli aspetti nutrizionali, salutistici e di qualità sensoriale del prodotto finito.
«All’interno di questo piano – spiega il direttore generale della Clai, Pietro D’Angeli – vogliamo mettere a punto nuove tecnologie di produzione e realizzazione di prodotti innovativi per il mercato. Studieremo gli effetti migliorativi degli interventi che attueremo sulla filiera delle carni fresche e sui prodotti stagionati per rispondere alle attuali esigenze dei consumatori. Confidiamo che possano contribuire allo sviluppo della Clai sia nei mercati esteri che in quello italiano ed attrarre altri giovani. In questo ambito gli obiettivi del gruppo sono chiari: istruire e formare studenti pronti per il mondo del lavoro. Da molti anni Clai sta attuando progetti di alternanza scuola-lavoro con Istituti Superiori di 2° grado e ha raggiunto accordi con l”Università di Bologna per tirocini curricolari e realizzato tirocini estivi con istituti tecnici». Oltre che con le scuole superiori, la cooperativa ha progetti attivi con vari enti di formazione, come lo Ial Emilia Romagna per la formazione di “Tecnici della produzione e promozione delle tipicità enogastronomiche e del territorio”, IreCoop Emilia Romagna e Fism Toscana.
Per quanto riguarda invece il Bando di filiera della Regione, l”assessore all”Agricoltura Simona Caselli informa che «con il bando chiuso nel 2018 abbiamo messo a disposizione 135 milioni di euro per sostenere piani di investimento puntando in particolare su progetti ad alto tasso di innovazione: un elemento strategico e decisivo per tutte le aziende aggiudicatarie, come l’importante realtà di Clai, in grado di rafforzare la competitività dell’agroalimentare dell’Emilia-Romagna sui mercati nazionali e internazionali. Oltre all’innovazione e sempre in un’ottica espansiva dei nostri prodotti, il bando ha favorito l’aggregazione tra imprese agricole, di trasformazione e commercializzazione. I 55 progetti finanziati, che coinvolgono oltre 1.300 aziende agricole, attiveranno un volume complessivo di investimenti superiore ai 360 milioni di euro, facendo così anche da volano di crescita per altri settori economici». (r.eco.)