Dopo cinque anni di attesa saranno terminate da Unicoop le due palazzine ex Cesi di via Pertini a Medicina
I lavori si erano fermati nel 2014, quando la cooperativa edile Cesi è entrata in liquidazione coatta amministrativa. Da allora, le due palazzine in costruzione in via Pertini sono rimaste com’erano, ovvero una struttura grezza e, a pochi metri di distanza, uno scheletro di pilastri e solai. I due cantieri sono anche andati all’asta il 18 febbraio 2017, uno al costo base di 335 mila euro e l’altro di 450 mila euro, ma nessun acquirente si era fatto avanti.
Nel tempo, lo stato di abbandono aveva suscitato anche qualche malumore tra gli abitanti della zona, culminato con una interpellanza in Consiglio comunale per la messa in sicurezza dei cantieri e il ripetuto intervento per togliere l’acqua piovana che si accumulava nei sotterranei, come scritto da «sabato sera» nel giugno 2017. A quasi cinque anni di distanza, nei prossimi mesi riprenderanno i lavori per portare a termine quello che la Cesi non era riuscita a ultimare.
L’iniziativa è dell’Immobiliare Unicoop, che a fine ottobre ha acquistato i beni dalla bolognese C Holding, la società che lo scorso anno ha rilevato per 24 milioni di euro debiti e crediti dell’ex Cesi, compresi i lotti invenduti. Socio unico dell’Immobiliare Unicoop, lo dice il nome stesso, Unicoop, cooperativa di abitanti imolese. «Contiamo di iniziare i lavori in primavera e comunque entro giugno – ci aggiorna il presidente, Mauro Saloni -. Cominceremo dalla palazzina più completa, dove ricaveremo, come da progetto iniziale, 13 alloggi di varie metrature. Pensiamo di finirli nell’arco di un anno, quindi entro giugno 2020. Una volta che avremo venduto questi appartamenti, procederemo poi a completare anche la seconda struttura, con ulteriori 13 alloggi. Gli utili derivanti da questa operazione verranno impiegati per le manutenzioni straordinarie degli alloggi che Unicoop ha a Imola e Castel San Pietro. I primi interventi in ordine di tempo saranno effettuati in Pedagna ovest, dove si trovano quelli più datati, che a ormai quarant’anni dalla loro costruzione necessitano di cappotti esterni, interventi sui tetti e agli impianti di riscaldamento. Opere in più rispetto a quelle che ogni anno mettiamo a bilancio per un importo di circa 250 mila euro».
Nata nel 1971 per costruire e assegnare alloggi a canone contenuto ai propri soci, Unicoop è una cooperativa a proprietà indivisa: chi ne fa parte non diventa proprietario dell’alloggio in cui vive. Ad oggi Unicoop conta 2.847 soci, 614 dei quali anche assegnatari di un appartamento. Il patrimonio immobiliare è composto, appunto, da 614 alloggi all’interno di 33 immobili di proprietà, costruiti nel tempo dalla stessa cooperativa. (lo.mi.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 24 gennaio
Nella foto il rendering delle due palazzine che saranno finite da Immobiliare Unicoop