Basket A2: Le Naturelle vincono all”ultimo secondo con un canestro di Fultz
Una partita trascorsa sempre avanti, una vittoria raccolta all”ultimo secondo con un canestro di Fultz che entra, benedetto dagli dei del basket. Le Naturelle vincono una partita che negli ultimi secondi è la sintesi delle emozioni ignorate per gli altri 39 minuti.
La sintesi è questa: Imola regala un”azione da 4 a Ogide quando mancano 23 secondi alla fine. Piacenza va 83-81 (minimo svantaggio fin lì). Bowers mette un libero su due dall”altra parte e l”ex Sabatini firma il pareggio da tre punti a 4 secondi dalla fine. Poi arriva la benedizione di Bob (tiro frontale) e tutti possono lasciare il palaRuggi con un sorriso e una classifica meno gelida.
La cronaca del match è piatta. Pronti, via e Imola vola 15-0 in quattro minuti. Piacenza segna il primo canestro su azione dopo sette minuti (Piccoli da tre vale il 18-7), ma basta per stare in partita in un quarto che Le Naturelle chiudono a +10. Il secondo quarto è una pedana di spine che ferisce i piedi e le certezze di Imola. Assigeco pulisce il mirino (dal 20% del primo quarto, al 45% del secondo) e solo la qualità di Tim Bowers (4 su 4 da due) soccorre il corposo Bj Raymond per tenere avanti Le Naturelle.
Quando Piacenza arriva a -3 (49-46 dopo 22 minuti) sembra l”aggancio, invece Imola infila un parziale di 11-0 (60-46 a metà del terzo quarto). La partita diventa passabile dopo essere stata per larghe inquadrature avvilente. Nell”ultimo quarto Assigeco produce il suo sforzo massimo a metà del parziale. Sul 78-75 Piacenza ha due possessi per pareggiare ma non li sfrutta. Poi il film che vi abbiamo raccontato. A lieto fine. (Paolo Bernardi)
Il tabellino
Le Naturelle Imola -Assigeco Piacenza 86-84 (24-14, 20-23, 26-24, 16-23)
Imola: Fultz 13, Bowers 26, Crow 12, Raymond 20, Simioni 8; Rossi 7, Magrini, Montanari, Ndaw. Ne: Calabrese, Wiltshire. All. Di Paolantonio.
Piacenza: Sabatini 9, Formenti 8, Murry 19, Ihedioha 8, Ogide 17; Piccoli 8, Vangelov 1, Antelli 9, Diouf, Turrini 5. Ne Graziani. All. Ceccarelli.
Nella foto Isolapress, il canestro decisivo di Robert Fultz