Quasi completata la ciclabile sulla via Emilia che congiunge Toscanella con Castel San Pietro Terme
Il nuovo tratto di pista ciclopedonale che congiunge la frazione di Toscanella con il comune di Castel San Pietro è «praticamente concluso», conferma il sindaco dozzese Luca Albertazzi. Si tratta di un’opera strategica, in prospettiva, per raggiungere in sicurezza Bologna dall’imolese, un lavoro reso possibile dal finanziamento ottenuto a suo tempo dall’Amministrazione comunale all’interno del Bando per le periferie dell’allora Governo Gentiloni.
L’intervento dozzese, in capo alla ditta Taglioli Sergio di Sasso Marconi, ha un costo di 200 mila euro, dei quali 148 mila finanziati con le dette risorse statali e 52 mila dal Comune. «Mancano le ultime finiture e alcuni dettagli, ma si può ritenere la pista ciclopedonale finita – continua il sindaco -. L’apertura avverrà a breve, mentre l’inaugurazione si terrà in primavera; pensiamo ad un taglio del nastro con passeggiata in bici, come già avvenuto per il tratto verso Imola, che fu molto partecipata. Nella stessa giornata inaugureremo anche il nuovo percorso ciclopedonale di collegamento tra la zona industriale e la via Emilia, anche questo concluso e già utilizzato».
Si tratta, in questo caso, della ciclabile che unisce la statale e piazza Giovanni XXIII, molto frequentata per la presenza del supermercato Lem. Il tratto, interamente finanziato anch’esso col Bando per le periferie con 210 mila euro, è stato realizzato dalla Ingcos Srl di San Maurizio Canavese.
«La ciclabile tra Toscanella ed Imola è apprezzata e frequentata,confidiamo in un analogo successo per il nuovo tratto, anche se bisognerà attendere la realizzazione del collegamento con Castel San Pietro» conclude Albertazzi. Anche il Comune castellano è rientrato nei finanziamenti e dovrebbe realizzare l’opera entro il 2019.
La ciclabile della via Emilia coinvolge cinque comuni (San Lazzaro, Ozzano Emilia, Castel San Pietro, Dozza e Mordano) e prevede alcuni tratti nuovi di zecca e altri realizzati mettendo in sicurezza l’esistente,abbattendo le barriere architettoniche e migliorando la qualità del decoro urbano. Ozzano e Dozza sono a buon punto, Castello ha uno dei tratti più corposi, per l’appunto quello dal confine con Dozza fino al ponte sul Sillaro.(mi.mo.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 24 gennaio