Il ponte di Filetto è solido, ma va ripristinata la briglia e intanto resta il divieto per i mezzi pesanti
Chi attraversa ogni giorno il ponte di Filetto, che passa sopra il Santerno lungo la via Maddalena nei pressi di Fontanelice, può dormire sonni più tranquilli. La struttura non presenta, al momento, alcuna anomalia. Questo è quanto sta scritto nella relazione, finalmente completata e resa nota, avviata dopo la scoperta di alcuni problemi alla piccola diga che si trova alla sua base e il timore di eventuali dubbi anche sulla stabilità strutturale del ponte. Per il momento, però, l’ordinanza per le limitazioni al transito rimane in vigore.
Il ponte è sotto sorveglianza da quando, nel marzo del 2017, venne segnalato che la briglia non funzionava più a dovere. Si tratta di una piccola diga, realizzata anni fa, con l’obiettivo di rallentare la potenza del flusso in modo tale che i pilastri del ponte non fossero continuamente messi sotto sforzo dalla corrente del fiume. L’acqua, però, invece di passare sopra la briglia, come avrebbe dovuto fare, aveva iniziato a passarci sotto. Tutto faceva pensare che si fosse creato un foro, detto sifone, come in effetti è stato poi dimostrato da un controllo dei sommozzatori. A quel punto il Servizio Area Reno e Po di Volano, a cui competono le opere nell’alveo del fiume, ha ordinato di effettuare dei controlli e, nel contempo ridurre l’impatto sul ponte introducendo delle limitazioni al peso dei veicoli in transito.
L’esame a cui è stata sottoposta in questi mesi la struttura lo dettaglia il responsabile dell’Ufficio tecnico associato del Circondario, Carlo Arcangeli: «Abbiamo affidato all’ingegnere Maccaferri l’incarico di produrre una relazione attraverso una verifica strumentale della stabilità. Sono stati svolti vari tipi di analisi: alcune visive con un cestello particolare che permetteva di vedere al di sotto della struttura, inoltre sono state poste delle sonde controllate dal satellite per capire la movimentazione della struttura». L’ispezione «non ha evidenziato alcuna anomalia», il ponte è solido. «Tuttavia – aggiunge Arcangeli -, ora serve un piano da parte del Servizio Area Reno e Po di Volano perché si deve comunque intervenire nell’alveo per non rischiare che si scalzi il basamento del ponte. Occorre un tempestivo ripristino della briglia» conclude.(re.co.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 17 gennaio