A Mordano controllati tutti i ponti stradali, sono circa quaranta quelli censiti che fanno capo al Comune
Era la fine del 2017 quando l’Amministrazione guidata dal sindaco Golini si mise in moto per compiere il censimento completo dei ponti stradali presenti sul territorio di propria competenza, in pratica quelli la cui manutenzione è a carico del Comune. Al termine della verifica è risultato che ce ne sono una quarantina. Comunque sia, «si tratta di un provvedimento che tutti i Comuni presto o tardi sono chiamati a mettere in pratica per rispettare la normativa vigente datata 1991 per la quale viene imposto a tutti gli enti, amministratori, concessionari, gestori e proprietari di infrastrutture di predisporre un servizio di censimento, ispezione primaria e vigilanza dei manufatti stradali di propria competenza o facenti parte della rete stradale gestita» precisa l’assessore all’Ambiente con delega a Manutenzioni e patrimonio Gianni Duri.
L’Amministrazione mordanese si è avvalsa della consulenza di Michele La Monica, ingegnere dello Studio Micheloni, con sede legale a Lastra di Signa, in provincia di Firenze, e una filiale anche a Bubano, e noto per lavori simili svolti nel ravennate. Mordano, in pratica, ha deciso di iniziare gli studi in anticipo rispetto ad altre realtà vicine. «Dozza e Imola si stanno attivando anche loro in questi giorni» conferma Alfonso Calderoni, dell’ufficio tecnico del Comune. Una decisione, ci tiene a sottolineare Duri, che non è collegata «ai fatti tragici di Genova dell’agosto scorso». La Monica è stato incaricato, oltre che dell’attività di censimento, anche di svolgere un primo servizio di ispezione, vigilanza e diagnosi della stabilità dei ponti. «La quasi totalità dei manufatti presenti nel mordanese sono stati realizzati in mattoni, con una luce massima dell’arco di 4-5 metri» precisa Calderoni. Nei rilevamenti sono state riscontrate anche alcune criticità ma considerate «assolutamente non gravi a tal punto da mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini e la viabilità» aggiunge.
In questi giorni, lo Studio Micheloni provvederà ad una ulteriore verifica dei ponti che hanno presentato comunque le maggiori criticità. Si parla, ad esempio, di consolidare archi, risanare cordoli e paramenti, fissare parapetti o metterne, curare qualche piccola lesione o indebolimento. Nel dettaglio, quelli da sistemare subito sono 11: due in via Bazzino, due di via Pagnina e due di via Colombarone, uno in via Valentonia, uno in via Colombarone Canale, uno in via San Francesco, uno in via Nuova e uno in via Fossa Maestà. Dall’ufficio comunale fanno sapere che «questa ulteriore verifica dovrebbe concludersi entro marzo-aprile, meteo permettendo» e che «gli altri ponti saranno controllati nei prossimi due anni, in base anche alla loro data di costruzione e ai problemi rilevati, in modo da poter dilazionare la spesa nel tempo». Sin d’ora l’Amministrazione assicura che «nessuna strada sarà chiusa al traffico». (d.b.)
L”articolo completo su «sabato sera» del 17 gennaio.
Nella foto: il ponte di via San Francesco a Mordano