A Tales of Art mostra di fotografie realizzate da metà anni ‘70 a metà anni ‘80 da Napoleone Calamelli
Visioni Immaginarie è la mostra curata da Gabriele Calamelli che inaugura oggi, sabato 19 gennaio, alle 18 a Tales of Art di Imola. Organizzata dalla galleria di via Emilia 221 in sinergia con la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e con il patrocinio del Comune, la mostra presenta al pubblico dopo oltre trent’anni una selezione di fotografie scattate da Napoleone Calamelli (Imola, 1927–2001) da metà anni ‘70 a metà anni ‘80: le fotografie sono manipolazioni analogiche in un’epoca pre-digitale, con un fascino e un’estetica di forme e colori assolutamente moderna e contemporanea, destinata a conservarsi tale anche negli anni a venire.
Sarto a Imola e fotografo autodidatta, Napoleone, fin dai primi anni del dopoguerra ha unito il suo lavoro quotidiano con una passione innata per il cinema e la fotografia. Nel 1972 è tra i primi soci del Cinecircolo Fotografico Imolese contribuendo attivamente ad animarne la vita. «Dopo i primi lavori comincia a prendere coscienza che fotografare e semplicemente riportare la realtà non è per lui soddisfacente – si legge nelle note stampa all’evento -. La sua visione della fotografia è più fantasiosa ed astratta e così inizia a manipolare le sue immagini in bianco e nero colorandole, riproducendole e colorandole nuovamente. Il passaggio dal negativo bianco e nero alla diapositiva a colori a quel punto è d’obbligo. Si innamora della saturazione surreale della pellicola Kodacrome 25. L’esperienza maturata colorando le prime foto si consolida in una tecnica fotografica con la quale riesce a sviluppare il proprio linguaggio espressivo e a partire dalla metà degli anni 70, le fotografie si trasformano, si arricchiscono di particolari e colori vivaci. La realtà viene scomposta inserita in un contesto visionario, manipolata e restituita trasformata. Le immagini proposte al mondo dei concorsi fotografici ottengono successi e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale e sono uno stimolo importante per continuare a dare libero sfogo alla fantasia, affinando sempre più la sua anima artistica. Nascono così paesaggi e situazioni non realmente esistenti, ma creati con grande pazienza e meticolosità nel laboratorio di sartoria che quasi tutte le sere, dopo cena, si trasforma in studio fotografico. Esaminando nel contesto la produzione delle sue foto si può avere la sensazione che l’obbiettivo fosse attratto da paesaggi e forme architettoniche con scarsa presenza dell’uomo e che tra una immagine e l’altra non vi sia un vero filo conduttore. È solo a seguito di una visione più attenta che è possibile percepire che l’intero lavoro è una continua ricerca di un sottile equilibrio estetico tra forme e colori e che la fotografia si è trasformata nello strumento necessario ad ottenerlo».
In un periodo di circa quindici anni Napoleone Calamelli ha partecipato a circa 700 concorsi fotografici nazionali ed internazionali ed è ancora inserito nella graduatoria «Fotografi TOP 250 (1957 – 2017)» della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. Tra I riconoscimenti da lui ottenuti, si possono citare il riconoscimento della Fiap (Fédération Internationale de l’Art Photographique) nel 1982 per Artiste Federation Internationale de l’Art Photographique e nel 1989 per Excellence Federation Internationale de l’Art Photographique, la Grolla d’oro 1973, l’«honorable mention» al Nikon Photo Contest International 1982/1983 e il secondo premio allo stesso concorso nel 1985/1986.
L’ingresso alla mostra a Tales of Art è libero. Orari: dal martedì al sabato 10–13 e 15-18, domenica 10-13. Info 329/9520887.
La foto, di Napoleone Calamelli, è «Canyon» (1985, 50x70cm, stampa inkjet su carta fineart Baryta, applicata su alluminio d-bond), vincitrice del secondo premio al Nikon Photo Contest International 1985/1986