Attesa per fine gennaio la sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso contro lo stop all”ampliamento della discarica Tre Monti
L’udienza c’è stata ma l’attesa non è finita. Prima di Natale, il 20 dicembre, il Consiglio di Stato doveva esprimersi sul ricorso presentato da Regione, Hera e ConAmi contro la sentenza del Tar che a gennaio 2018 ha bocciato l’ampliamento «volumetrico in sopraelevazione» della discarica di via Pediano). In sostanza l’autorizzazione della Regione stessa che, come previsto dal suo piano regionale dei rifiuti, aumentava la capienza della Tre Monti (gestita da Hera e di proprietà del ConAmi) per ulteriori 375 mila tonnellate. Per la decisione finale della giustizia amministrativa, però, occorrerà attendere il deposito della sentenza, previsto per
fine gennaio.
All’udienza, il comitato Vediamoci chiaro, che si batte per la chiusura definitiva della discarica (comprese le associazioni Wwf, Panda Imola e Legambiente Imola e Medicina firmatarie dell’esposto «vincente» al Tar), si è presentato agguerrito con il legale Matteo Cerruti. Anche il Comune di Imola (la chiusura della discarica fa parte del programma di mandato della sindaca Sangiorgi), si è costituito in giudizio, impegnando circa 5 mila euro per l’avvocato Silva Gotti, per «far valere la preoccupazione per la salute pubblica», derivanti dalla mancata valutazione nel
procedimento «dei profili di natura igienico-sanitaria e di sicurezza ambientale che produrrebbero gli ampliamenti in progetto sommati all’impianto esistente». (l.a.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 10 gennaio
Nella foto un camion diretto alla discarica