La dirigente dell”Imolese Fiorella Poggi è lo «Sportivo dell”anno 2018»
Signora mia, sapessi, quante volte ti ho sognata… La signora del caso è l’Imolese, ritornata di prepotenza in serie C dopo quasi 50 anni. Fra l’altro onorandola come meglio non si poteva sperare. Ma la signora è anche Fiorella Poggi, dirigente rossoblù (e consorte del presidente Lorenzo Spagnoli), assoluta protagonista della scorsa estate, quando il ripescaggio tra i professionisti del calcio era tutt’altro che scontato. E’ stata eletta «Sportivo dell’anno» dalla nostra giuria, un’onorificenza meritata nonostante non sia un’atleta a tutti gli effetti, ma basta scorrere l’elenco degli ultimi 23 anni per capire come sia stata preceduta da altri «sportivi da scrivania», come Stefano Domenicali, Fausto Gresini, Riccardo Musconi, lo stesso Lorenzo Spagnoli. Ed inoltre è la sesta donna, dopo le nuotatrici Francesca Bugamelli, Ilaria Bianchi (per due volte) e Alessia Polieri, dopo la ginnasta Carlotta Giovannini e la beachtennista Giulia Gasparri. «Un riconoscimento fa sempre piacere, ma credo che in questo caso lo Sportivo dell’anno se lo sarebbe meritato tutto lo staff dell’Imolese. Assieme a Lorenzo rappresento una società che è composta da persone di livello molto alto e senza di loro non saremmo arrivati da nessuna parte».
Sei comunque stata la protagonista estiva, durante le fasi della richiesta di ripescaggio.
«E’ vero, ma per vicende che con lo sport non hanno molto a che fare. E’ stata più che altro una gestione di situazioni, anche politiche. Se vengo considerata il portabandiera di tutto il nostro gruppo, mi può andare bene».
E adesso arriviamo alla questione stadio. Com’è la situazione attuale?
«Ci sono alcuni interrogativi da risolvere sulla nostra proposta di restyling del Centro Bacchilega. Finché non si saprà con esattezza come si svilupperà il cantiere della Bretella, il nostro progetto dovrà rimanere nel cassetto. Quindi momentaneamente bisogna concentrarsi sul Galli».
Chiudiamo col pensierino finale. Cosa chiedi al nuovo anno, iniziato da pochi giorni?
«Mi auguro che tutto continui così, perché abbiamo trovato l’allenatore giusto, una persona seria, umile, intelligente, che sa quello che vuole e che si sposa perfettamente coi nostri obiettivi. Ho voluto citare espressamente il mister perché era l’ultimo tassello che mancava nella nostra organizzazione, la madre di tutti i problemi che abbiamo avuto negli ultimi anni. Siamo consapevoli che lavorare assieme a noi non sia la cosa più semplice, ma vogliamo che continui così, perché siamo convinti della bontà del nostro lavoro, della nostra diversità rispetto a tante altre società e del fatto che l’Imolese non chiuderà mai un bilancio con un negativo di 3 milioni di euro». (p.z.)
Su «sabato sera» del 10 gennaio due pagine con l”intervista a Fiorella Poggi. In più tutto sullo «Sportivo dell”anno 2018»: votanti, preferenze e albo d”oro.
Nella foto: Fiorella Poggi assieme al marito e presidente dell”Imolese Lorenzo Spagnoli