Consulta per l”Ambiente di Imola, una dozzina di richieste di modifica al regolamento
«Ad oggi sono arrivate una dozzina di mail con richieste di modifica della bozza e osservazioni – aggiorna Longhi -. Nei prossimi giorni ridifeniremo il regolamento e valuteremo quali modifiche inserire. Poi, una volta a punto fisseremo le date per il passaggio in Commissione e in Consiglio comunale per l’approvazione, ma non ci siamo dati delle scadenze precise». L’assessore all’Ambiente, Andrea Longhi, aggiorna sul percorso per la costituzione della Consulta per l”Ambiente avviato un mese fa.
Per il momento l’assessore non dettaglia oltre, aggiunge solo che «le osservazioni sono arrivate dalle associazioni e non da singoli cittadini». Su questa partita Longhi continua ad essere affiancato dal consigliere pentastellato Valerio Giovetti, che già aveva ricevuto l’incarico dalla sindaca. Cosa farà la nuova Consulta? Nella bozza si legge che ha come obiettivo di «promuove iniziative capaci di diffondere la cultura della difesa dell’ambiente, del territorio, delle risorse naturali della città, della Protezione civile e, allo stesso tempo, ha la funzione di seguire da vicino gli atti inerenti le materie ambientali adottati dall’Amministrazione per esprimere pareri, dare suggerimenti e proporre eventuali modifiche».
Il Regolamento prevede inoltre che «il sindaco, la Giunta e il Consiglio comunale hanno la facoltà di coinvolgere la Consulta nella formulazione di specifici documenti e nell’organizzazione di iniziative». La durata sarà quella del mandato del Consiglio comunale e, come in tutte le consulte, la partecipazione è volontaria e gratuita. Chi potrà farne parte? Secondo la bozza le associazioni con riconosciute finalità ambientali e i singoli cittadini «che faranno motivata richiesta di adesione». Per il momento non sono fissati limiti numerici, è aperta ad un rappresentante di associazioni, gruppi e organizzazioni che «possono dimostrare di avere svolto nell’ultimo anno un ruolo attivo in merito alle tematiche legate alla tutela e salvaguardia dell’ambiente, del territorio e alle attività di prevenzione della protezione civile». Inoltre è aperta anche «a professionisti o semplici cittadini esperti delle materie strettamente attinenti le tematiche della Consulta stessa».
Come si ricorderà, l’idea della Consulta per l’Ambiente nasce dalla lettera inviata al Comune da alcune associazioni ambientaliste in ottobre dopo una riunione nelle sede di una di loro (leggi in proposito l”articolo del 18 dicembre 2018). (l.a.)
Nella foto l”assessore Andrea Longhi con la sindaca Manuela Sangiorgi