Maltrattamenti e insulti sui bambini di una materna di Imola, la proposta delle telecamere nelle scuole fa discutere / 2
Sulla vicenda dell”insegnante di una scuola dell”infanzia di Imola arrestata domenica proseguono i commenti sia della politica che delle istituzioni. La donna è accusata di maltrattamenti e lesioni nei confronti dei bambini, con l”aggravante dell”odio razziale in quanto si accaniva particolarmente nei confronti di quelli di origine straniera.
Fa discutere soprattutto la proposta della Lega Nord (avanzata dal capogruppo in Consiglio comunale Simone Carapia) di installare telecamere nelle scuole. Daniele Marchetti, collega consigliere di Carapia, nonché consigliere regionale sempre Lega Nord, ha portato sul tavolo dell”Assemblea dell”Emilia Romagna il tema con un”interrogazione nella quale chiede alla Giunta di fare chiarezza sulle responsabilità dell”Ufficio scolastico e soprattutto di “sostenere economicamente quelle scuole che volessero installare telecamere di sicurezza nei loro locali”.
A Ln ha risposto a distanza Italia in Comune, che per mano di Giuseppina Brienza, coordinatrice per Imola e Circondario, già assessore alla Scuola della Giunta Manca e a sua volta insegnante, “la proposta delcentrodestra, di rendere obbligatorio l’ uso di telecamere di sorveglianza nelle strutture educative, andrebbe a decretare, di fatto, la sconfitta di un intero sistema scolastico”. Bollando come bluff il decreto legge nazionale voluto da Forza Italia e appoggiato dalla Lega, “poiché non esistendo fondi sufficienti per l’installazione delle telecamere ovunque, sarà tutto fumo negli occhi dei cittadini, utile solo ad alimentare la solita propaganda, ancor più fuori luogo in ambiti così delicati come le scuole”. Secondo Brienza è piuttosto “la campagna d’odio giornalmente protratta da alcune forze politiche che sta producendo i suoi effetti”. Detto ciò “le famiglie devono essere rasserenate ed accolte da persone formate ed adeguate, non da telecamere”. Occorrono “formazione supporto pedagogico e psicologico” e “potenziare e investire nel settore infanzia del Comune di Imola utilizzando i cospicui fondi previsti dallo Stato per il sistema 0 – 6, per rendere uniforme il sistema di alta qualità già esistente. Questo è l’unico modo per affrontare con intelligenza queste situazioni, con la conoscenza e la cultura”.
Dal canto loro,Mirella Collina, segretaria Cgil Imola, e Alessandra Loreti, segretaria della Flc Cgil Imola, hanno spostato l”accento proprio sugli insegnanti: “riteniamo necessario dare la piena solidarietà alle famiglie dei bimbi coinvolti ma anche di tutti quegli insegnanti, la maggior parte, che fanno dell”integrazione e dell”insegnamento alla solidarietà il loro obiettivo principale. Dal momento che tutti noi abbiamo una responsabilità morale di ciò che accade all”interno di una struttura scolastica, il nostro invito è di tenere alta l”attenzione e di evitare atteggiamenti omertosi segnalando puntualmente situazioni di possibili criticità, che devono essere valutate e verificate dagli organi competenti nel più breve tempo possibile”.
Nella foto Imola dall”alto