Nel territorio imolese più doni per Natale a 4 mila persone in difficoltà grazie alla Colletta alimentare
Un dono in più per circa 4 mila persone in difficoltà in occasione delle feste natalizie. E per tanti il gusto di avere fatto qualcosa di concreto per le persone meno fortunate. Anche quest’anno la Colletta alimentare ha fatto centro. Sono stati oltre 900 i volontari con il gilet giallo (le pettorine del Banco alimentare che non protestano, ma si mobilitano per la solidarietà) impegnati nel territorio del circondario di Imola più Ozzano nell’ultimo sabato di novembre che la Fondazione Banco alimentare dedica a raccogliere nei supermercati quei generi di prima necessità che non arrivano attraverso la quotidiana attività di recupero.
Una autentica e non scontata mobilitazione, che ha coinvolto 45 punti vendita negli undici comuni e che ha permesso di raccogliere 31.032 chilogrammi di prodotti alimentari, lo 0,7% in più rispetto al 2017. Una mobilitazione che ha coinvolto anche tanti volontari. Per capire cosa c’è dietro la scelta di dedicare un po’ del proprio tempo a questa iniziativa abbiamo raccolto tre testimonianze: il presidente dell’associazione No sprechi di Imola, una volontaria imolese e il rappresentante di un’as-sociazione che ha deciso di dare il proprio contributo «collettivo» a questa giornata di solidarietà.
«No sprechi onlus», associazione imolese nata quattro anni fa, gestisce un emporio dove le persone in difficoltà economica possono fare la spesa gratuitamente. Il presidente Sergio Suzzi racconta la sua duplice esperienza di volontario della Colletta e di membro di un’associazione che gli effetti della Colletta li può speri-mentare nell’attività di distribuzione del ricavato alle famiglie assistite. «Anche quest’anno ho risposto all’appello lanciato dal Banco alimentare per dare una mano alla buona riuscita della colletta nazionale – spiega Suzzi -. L’ho fatto sia come cittadino che non si sottrae ai doveri di solidarietà verso chiunque si trovi nel bisogno, sia come responsabile dell’associazione che ogni settimana (e questo da quasi 5 anni) riceve i prodotti del Banco alimentare per ridistribuirli attraverso il proprio emporio solidale. Guardando con soddisfazione i dati relativi alla raccolta, ho così potuto gioire doppiamente: primo perché due ore del mio tempo hanno contribuito (anche se molto modestamente) ad un grosso risultato e secondo perché so che, nelle prossime settimane, al nostro Emporio solidale arriveranno molti più prodotti».
Suzzi ha anche una terza soddisfazione. «Saranno certamente contente anche le oltre 350 famiglie che in media ogni mese vanno a fare la spesa gratuita all’emporio solidale e che, in occasione delle festività natalizie, potranno beneficiare anche di un pacco dono (con riso, marmellate e legumi vari) confezionato anche grazie all’apporto della Colletta organizzata dal Banco, una iniziativa che fino al 19 gennaio consentirà al maggior numero possibile di famiglie di poterne beneficiare. Fare rete con il Banco attraverso la colletta e insieme, Banco ed Emporio solidale, promuovere un’azione di concreto sostegno di cui beneficiano molte persone indigenti del nostro territorio, si intona magnificamente con il clima natalizio, ma aspira a concretizzarsi in ogni giorno dell’anno: anche se con fatica, l’azione dell’Emporio sta raggiungendo questo obiettivo e di certo l’apporto del Banco e della Colletta (fortunatamente sommato ad altri generosi apporti) svolgono a tale fine un ruolo determinante. Il prossimo anno – conclude il presidente Suzzi – con gli stessi obiettivi e con tante persone di buona volontà (meglio se ancora più numerose) sarò felice di ripetere l’esperienza». (m.t.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 13 dicembre