Il comitato pro-bretella Strade future: “Abitiamo in Pedagna, siamo cittadini e chiediamo al Comune di ascoltarci”
Bretella… o bretellina? Così titolava il settimanale “sabato sera” del 4 ottobre di fronte all’intenzione ventilata dall’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Imola, Massimiliano Minorchio, di rimettere mano al completamento dell’asse attrezzato di attraversamento nord-sud della città, ridimensionandone costi e, conseguentemente, portata. Una domanda a cui “Strade future”, neocomitato presentatosi pubblicamente ieri ha riposto senza fraintendimenti: il progetto migliore è quello originale della bretella, così com’è già stato realizzato in parte dalle precedenti amministrazioni comunali.
«Il nostro comitato si è costituito da poco – ha spiegato il portavoce Mirco Griguoli, geometra, abitante in Pedagna -. Per ora riuniamo una decina di persone, ma chiediamo l’appoggio di tutti coloro che sono d’accordo con noi. Faremo banchetti, saremo nelle piazze. E’ importante fare sentire la voce di noi cittadini e informare sui problemi prima che vengano prese delle decisioni».
Per farsi conoscere e raccogliere firme sono già previsti banchetti domenica 16 dicembre in via Emilia 121, dalle ore 14.30 fino alle 17-17.30, poi il 22 e il 29 dicembre e il 5 gennaio dalle ore 9-9.30 fino alle 13 sempre in via Emilia.
Tutti i componenti del comitato vivono nell’area di maggior congestione di traffico a cavallo tra le due Pedagne, quella est e quella ovest. «La Pedagna deve sopportare un volume enorme di traffico sia locale che di attraversamento. La bretella – ha ricordato Griguoli – è fondamentale per spostarsi da una parte all’altra di Imola e col suo completamento si potrà attraversare la città fin alla zona industriale posta a nord dell’abitato».
Essendovi già un progetto esecutivo pronto e approvato, si potrebbero chiedere i soldi già stanziati per avviare la realizzazione dell’opera viaria. «Ma da quello che si evince leggendo i giornali e dalle autonome comunicazioni dell’assessore c’è un ripensamento dell’attuale Amministrazione su come farla, per ridurne i costi di realizzazione. Certo, in tempi di scarsità di risorse, risparmiare è lodevole, ma non se il risparmio va a discapito della funzionalità e della qualità dell’opera».
Sì perché, ha tenuto a sottolineare Griguori, la bretellina, per come è stata pensata dall’Amministrazione attuale, riduce i costi ma anche l’efficacia dell’intervento. «Così concepita, la bretellina sarebbe null’altro che una Montanara bis, ma più inquinante, più rumorosa, meno sicura, creando una ulteriore separazione tra le due Pedagne. Noi siamo contenti se l’Amministrazione pubblica spende meno – ha ripetuto Griguori -, ma bisogna anche spendere bene. Per questo chiediamo all’Amministrazione comunale di riflettere». (fu.an.)
Nella foto alcuni componenti del comitato Strade future, al centro Mirco Griguoli