Dal 1° gennaio abolito il super-ticket per redditi sotto i 100.000 euro. E per chi ha almeno due figli stop al ticket base
La Giunta dell’Emilia Romagna conferma l’abolizione del super-ticket anche per i nuclei familiari con redditi fino a 100 mila euro a partire dal prossimo 1 gennaio 2019. E addio anche al ticket base da 23 euro sulle prime visite specialistiche per le famiglie con almeno due figli a carico.
«Una misura di equità, giusta e virtuosa, di cui siamo orgogliosi, anche perché è l’unica di questo tipo e di questa portata fatta da una Regione, peraltro coperta da risorse interamente del nostro bilancio, senza oneri a carico dello Stato. Riduciamo i costi per l’acquisto di farmaci e l’accesso a prestazioni sanitarie inutili o inappropriate, senza scalfire minimamente l’alta qualità del nostro servizio sanitario, facendo risparmiare cittadini e famiglie» ha commentato il presidente Stefano Bonaccini. «Una decisione che avrà una ricaduta concreta e consistente per la stragrande maggioranza dei cittadini della nostra regione» ha aggiunto l’assessore alla Sanità, Sergio Venturi.
La manovra si stima interessi oltre un milione e 200 mila cittadini in tutta la regione, di cui 45.700 del circondario imolese, che si vanno ad aggiungere a coloro che erano stati già esentati in precedenza. Fatti due conti significa oltre 3 milioni di persone, più di 101 mila nel nostro circondario. In questo modo, in Emilia Romagna la quota aggiuntiva al ticket, introdotta nel 2011 a seguito della manovra estiva del Governo Berlusconi, rimane in vigore solo per i redditi più alti.
Una scelta, questa, voluta espressamente per poter finanziare con i proventi l’attivazione dell’ulteriore misura per le famiglie con almeno due figli a carico (330 mila quelle interessate). «Manovre come questa dimostrano come abbiamo saputo efficientare la spesa in maniera unica a livello nazionale – ha commentato la consigliera regionale castellana Francesca Marchetti – si qualifica la sanità e si garantisce un sostegno alle famiglie. La nostra Regione dimostra di rispondere ai bisogni delle persone con provvedimenti concreti».
Le novità non comporteranno, a livello burocratico, nessuna incombenza per i cittadini, assicurano dalla Regione.
L”articolo completo è su «sabato sera» del 13 dicembre
Nella foto l”assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi e il presidente Stefano Bonaccini