L”autodromo di Imola ed il bilancio in rosso. L”assessore Lelli: «Il circuito non si chiude, ma meno giornate di rumore»
Alla provocazione se fosse d’accordo nel chiudere l’impianto imolese, l’assessore all’Autodromo, Maurizio Lelli, ha risposto che «è una pazzia ed è inimmaginabile anche solo pensarlo». Questo non toglie che la gestione dell’Enzo e Dino Ferrari chiuderà il 2018 con un segno meno di non facile soluzione. A quanto ammonti la cifra è ancora difficile stabilirlo (i rumors parlano di almeno 300 mila euro, ndr). La causa principale, secondo Uberto Selvatico Estense, il presidente di Formula Imola, la società che gestisce l’impianto, va ricercata «nelle 34 giornate in meno di attività in pista, oltre al cambio di direttore ed alcune nuove scelte politiche e strategiche messe in atto dalla nuova Giunta. Così è dura, ma per l’anno prossimo l’obiettivo è il pareggio di bilancio».
L’Amministrazione comunale, però, entrata in carica di fatto a luglio, non ci sta ad essere chiamata in causa sul bilancio in rosso di quest’anno e rimanda le accuse al mittente. «Non è colpa nostra – ha esordito l’assessore Lelli – perché il calendario era già stato completato a marzo, prima del nostro insediamento. Eventi come il mondiale di Motocross, è chiaro, vanno ammortizzati nel tempo. Sostenere economicamente un impianto simile è comunque un discorso complesso e sempre aperto». E pensando già a come andare oltre ha avanzato la possibilità di «utilizzare i 180 mila euro del capitolo di spesa destinato ai Grandi eventi, usato l’anno scorso per il Giro d’Italia, per finanziare il concerto nel 2019 oppure un appuntamento ulteriore durante i giorni della Superbike o del Motocross».
Ma qualunque ragionamento sul futuro e sostenibilità economica dell’impianto non potrà prescindere da un tema: il rumore e le lamentele di chi abita attorno al circuito. «Abbiamo intenzione di diminuire le giornate rumorose da 60 a 57. Inoltre vogliamo limitare il numero delle auto contemporaneamente in pista – ha aggiunto Lelli -. Esiste una legge dello Stato sul rumore che va rispettata, metteremo mano anche al Protocollo operativo datato 2014». In verità, Formula Imola sta lavorando in tal senso da tempo. «Durante l’estate abbiamo provato degli speciali silenziatori per moto e auto – dice il direttore generale dell’autodromo Roberto Marazzi -. Speriamo che le aziende prendano a cuore questi strumenti, che interessano tutti i circuiti, non solo quello di Imola. Ci stiamo sforzando per far collimare le richieste con la vocazione motoristica dell’impianto, ma non è semplice».
Per Lelli, comunque, si dovrà puntare agli orizzonti più silenziosi del mondo dell’elettrico. «Le attività svolte finora proseguiranno – ha precisato -, ma stiamo progettando anche di realizzare nell’area dell’autodromo un kartodromo per kart elettrici. Dovremo effettuare dei test per verificare l’impatto acustico e nel caso non fossero rispettate le regole rimetteremo le mani al progetto». Altro problema sul tavolo è lo stallo del ConAmi, la diatriba politica sul ricambio al vertice e il riparto delle riserve chiesto da Imola, che ha bloccato alcuni cantieri previsti da tempo per favorire la polifunzionalità oltre i rombi di auto e moto in pista. «Per la barriera antirumore di via dei Colli e la costruzione del nuovo centro medico avremmo il permesso per costruire già da due mesi… – dettaglia il direttore del Consorzio Ami, Stefano Mosconi. (d.b.)
L”articolo completo su «sabato sera» del 6 dicembre.
Nella foto: il mondiale Motocross di settembre