Una delegazione russa ha deposto una corona davanti alle lapidi di tre partigiani sovietici morti nella Resistenza
Una delegazione russa, composta dal direttore del Centro Russo di Scienza e Cultura a Roma Oleg Osipov e dallo storico Michail Talalay, ha deposto oggi una corona al Cimitero del Piratello davanti alle lapidi dei tre partigiani ignoti russi morti durante la Lotta di Liberazione, poste nel sacrario dei caduti della Resistenza. Ad accompagnarli c”erano l”assessore al Bilancio e risorse umane del Comune di Imola Claudio Frati e il presidente dell”Anpi di Imola Bruno Solaroli.
Il 3 dicembre in Russia si celebra ogni anno dal 2014 il Giorno del Milite Ignoto, in memoria di soldati russi e sovietici morti nei vari conflitti fuori e dentro il loro paese. La scelta è caduta su questo giorno perché il 3 dicembre del 1966, data del 25° anniversrio della sconfitta delle truppe tedesche vicino a Mosca, in una solenne cerimonia furono trasferite le ceneri di un soldato sconosciuto sepolto in una fossa comune al 41° chilometro dell”autostrada di Leningrado (in entrata nella città di Zelenograd) al muro del Cremlino, nel giardino Alexander.
La festività, come detto, è stata istituita per legge nel 2014, su iniziativa di un gruppo di parlamentari della Duma appartenenti a vari partiti. Il presidente Vladimir Putin vi appose la sua firma il 5 novembre di quell”anno. In questo giorno nella Federazione Russa si svolgono varie cerimonie a ricordo dei circa 2 milioni di cittadini sovietici e russi scomparsi nelle guerre e nei conflitti armati del XX e XXI secolo. Attraverso un accurato lavoro di ricerca svolo dal Ministero della Difesa, è stato possibile ricostruire il destino di circa 800.000 militari dichiarati dispersi e ogni anno decine di migliaia di persone, grazie all”aiuto del Memoriale “Banca dati generalizzata” (e-resource), trovano informazioni sui loro parenti e amici di cui si erano perse le notizie dai tempi della grande Guerra Patriottica, come viene definita in Russia la resistenza all”invasione nazista.
Nella foto la delegazione durante la cerimonia al Piratello