Il Comune di Imola spinge per la «bretellina» con una sola corsia per ogni senso di marcia
La Giunta Sangiorgi va avanti con l’opzione «leggera» per il completamento dell’asse attrezzato da via Salvo D’Acquisto fino a via Punta, la cosiddetta bretellina. L’assessore ai Lavori pubblici, Massimiliano Minorchio, tirato per la giacca dalle opposizioni, Lega e Pd, in Commissione bilancio, sabato 24 novembre, ha assicurato che «la Regione ha accolto un nuovo cronoprogramma dei lavori, fino al 2023 non perderemo il loro finanziamento (circa 3 milioni, ndr), quindi abbiamo guadagnato il tempo necessario per poter fare un nuovo progetto, compresa la procedura di Valutazione di impatto ambientale che di regola richiede circa un anno».
Nel piano triennale delle opere pubbliche l’investimento è stato inserito al 2020 (la voce è il completamento asse nord-sud), accanto ai 100 mila euro per lo studio di fattibilità del nuovo ponte sul Santerno. Al completamento dell’asse attrezzato sono destinati 14 milioni di euro, 11 milioni (su 18 complessivi) di Autostrade Spa legati alla realizzazione della quarta corsia dell’A14 tra San Lazzaro e il bivio con Ravenna, più altri 3 milioni derivanti dal Patto per Bologna, ma la nuova Amministrazione pentastellata ha detto sin da subito di voler mettere mano al progetto per ridimensionarlo e utilizzare le somme risparmiate per altri interventi (che dovranno riguardare comunque il collegamento nord-sud per l’A14).
«L’opera sarà realizzata in base alle reali necessità e sulle condizioni attuali del traffico» ha ribadito Minorchio. In concreto significa una sola corsia per senso di marcia (invece di due come nel resto dell’asse attrezzato) con una trincea profonda 2,5 metri invece dei 5 del progetto originale, posizionando sui bordi la terra scavata per creare due fasce sopraelevate di verde e «abbattere l’impatto ambientale». Inoltre sono previsti un paio di sovrappassi pedonali per collegare le due zone del quartiere.
«Pensiamo di risparmiare circa 5 milioni, ne spenderemo solo 8 e mezzo» ha affermato Minorchio, che non è preoccupato all’idea di creare all’altezza di via Salvo D’Acquisto un nuovo collo di bottiglia del tutto analogo a quello che troviamo oggi sotto il ponte della ferrovia. Anzi, «per risolvere quel problema stiamo studiando una s-luzione sperimentale ridefinendo la segnaletica orizzontale…» rilancia. (l.a.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 29 novembre
Nella foto l”imbocco della bretella attuale