Domani 24 novembre torna la Colletta alimentare nei supermercati e da quest”anno anche online
Da quest’anno basterà un click per diventare «azionisti della solidarietà», per usare l’azzeccata espressione con la quale l’arcivescovo di Bologna, monsignor Matteo Maria Zuppi, ha definito chi partecipa alla Colletta alimentare nella presentazione che si è tenuta alla mensa dell’Antoniano. E’ questa la novità che il Banco Alimentare propone per la sua collaudata iniziativa, che sabato 24 novembre si svolgerà in oltre 13 mila supermercati di tutta Italia.
Una novità che potrebbe allargare il giro virtuoso della beneficenza, coinvolgendo anche chi la spesa preferisce farla comodamente su internet. Esselunga, Carrefour e Auchan, che già vendono cibo online attra-verso i loro siti web, hanno infatti deciso di supportare il Banco Alimentare dando anche ai clienti «a distanza» la possibilità di offrire il loro contributo alle persone più svantaggiate. Insieme alla spesa per la famiglia si potrà dunque anche acquistare per donare, avendo tra l’altro più giorni a disposizione per farlo: sul web la Colletta durerà da giovedì 22 a lunedì 26 novembre ma per aderire occorre collegarsi al sito Internet www.bancoalimentare.it.
La nuova opportunità nulla toglie comunque alla Colletta classica, che come ogni anno domani vedrà i volontari in pettorina gialla impegnati agli ingressi dei punti vendita per sensibilizzare i clienti ad aggiungere al carrello un po’ di solidarietà. Basterà munirsi della busta di plastica fornita dagli addetti e riempirla dei generi di prima necessità indicati in un apposito elenco, fornito insieme alla borsa e affisso all’ingresso del supermercato. E’ importante, se si desidera davvero compiere un gesto utile per chi ha bisogno, attenersi all’elenco: l’obiettivo della Colletta è infatti quello di integrare le scorte di cibo recuperate quotidianamente dal Banco Alimentare con alimenti che non si riescono a reperire attraverso i canali ordinari. Gli uni e gli altri saranno poi redistribuiti a mense per i poveri, comunità per minori, centri d’accoglienza, banchi di solidarietà e così via.
Nella sola Emilia Romagna, sono 800 le strutture convenzionate con la Fondazione Banco Alimentare, che distribuiscono viveri e pasti a 129 mila persone in seria difficoltà, tra cui 30 mila minori sotto i 16 anni. La lotta allo spreco avviene infatti non una volta all’anno, bensì giorno per giorno, coinvolgendo sempre più realtà, grazie anche alla legge 166/2016, la legge Gad-da contro lo spreco alimentare, con la quale si è favorito l’allarga-mento della rete di soggetti della filiera agroalimentare che hanno deciso di donare le eccedenze. (mi. ta.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 22 novembre