Quaranta artisti romagnoli alle prese col paesaggio nella mostra della Fondazione Crimola
Quaranta artisti romagnoli moderni e contemporanei e la loro visione del paesaggio. Dopo le mostre Arte dal vero del 2014 e Volti del 2017, il Doc (Centro di documentazione delle arti moderne e contemporanee in Romagna) che è nato alcuni anni fa all’interno della Fondazione Cassa di risparmio di Imola continua l’indagine della produzione artistica della nostra terra con una esposizione dedicata al tema del paesaggio allestita al Centro «Gianni Isola» in piazza Matteotti 4, la cui inaugurazione si tiene giovedì 22 novembre alle ore 18 nella Sala grande di palazzo Sersanti. Nella mostra Ultimi Paesaggi ci saranno cinquantatré opere di imolesi quali Tonino Gottarelli, Anacleto Margotti, Mirna Montanari, Germano Sartelli, e di tanti altri tra cui i massesi Ezio Camorani e Umberto Folli, l’artista russo residente da anni a Faenza Innokenty Fateev, o ancora la forlivese Monica Spada, e i faentini Cesare Reggiani, Nedo Merendi e Federico Zanzi.
Il paesaggio, quindi, declinato in una doppia accezione, come già il titolo dell’esposizione fa intendere: letterale, nel senso dei paesaggi ritratti negli ultimi cinquant’anni dagli artisti romagnoli, e riflessivo, quasi di monito «per portare l’attenzione sulla natura, purtroppo maltrattata, ma che è fondamentale, anche perché noi ne facciamo parte in modo sostanziale», commenta il curatore della mostra, Franco Bertoni. Il paesaggio ha una storia recente (i suoi primi esempi si possono fare risalire infatti al XVI secolo), in quanto prima era solo uno sfondo, mai il soggetto principale. «È con Durer e il rinascimento nordico che diventa d’interesse per l’artista – dice il curatore -: e il primo paesaggio dipinto da Durer fu un sogno, una visione, un incubo. E in mostra avremo proprio l’espressione di come l’artista si metta davanti al vero con la propria interiorità, di come il paesaggio sia una sorta di specchio dell’io. Quindi la mostra si muoverà tra natura e visioni, toccando oltretutto diverse arti, come la pittura, il disegno, la fotografia».
Con Ultimi Paesaggi, il Doc e la Fondazione Crimola aprono una collaborazione con altre realtà culturali della città.«Abbiamo coinvolto nel progetto di Ultimi Paesaggi quattro gallerie d’arte imolesi e il Circolo Sersanti – afferma Fabio Bacchilega, presidente della Fondazione – perché siamo convinti dell’importanza di fare rete con il territorio, e anche la cultura può muoversi con successo in tal senso». La mostra avrà infatti dei collegamenti, delle ramificazioni. Marcello Galvani, tra gli artisti di Ultimi Paesaggi, sarà infatti in mostra anche in una personale intitolata Vedute alla galleria Il Pomo Da Damo in via XX Settembre 27 a Imola, dal 24 novembre al 20 gennaio. Così come i Paesaggi di Anacleto Margotti saranno visibili anche al Circolo Sersanti dal 22 novembre al 3 febbraio. La galleria Pontevecchio in via Pisacane 31/a allestirà una personale di Marino Trioschi, Frammenti di paesaggio, dal 15 dicembre al 6 gennaio. Tales of Art, in via Emilia 221, ospiterà Napoleone Calamelli. Visioni immaginarie dal 19 gennaio al 24 febbraio. Infine la Bottega Gollini, in via Emilia 43, terrà l’esposizione di Carlo Ravaioli intitolata Presente infinito dall’1 al 31 dicembre. (s.f.)
«Ultimi Paesaggi» inaugura giovedì 22 novembre alle 18 nella Sala grande di palazzo Sersanti e sarà allestita fino al 3 febbraio al centro Isola in piazza Matteotti 4. Orari: da martedì a domenica 16-19, martedì, giovedì, sabato e domenica anche 10-12 (chiuso 25 dicembre e 1 gennaio). Ingresso libero. Visite guidate il 25 novembre, 9 e 26 dicembre, 13 e 26 gennaio e 3 febbraio alle 16 (gratuite e senza bisogno di prenotazione). Informazioni: www.mostrefondazioneimola.it o www.arteromagna.it
L”articolo completo è sul «sabato sera» in edicola giovedì 22 novembre
Nella foto olio su lino di Enrico Minguzzi (cm 40×50, 2018)