L”astronauta Roberto Vittori il 1° dicembre alla Sacmi in una conferenza promossa dall”Agenzia viaggi Santerno
Comoda navicella, vista stellare, possibilità di avventurose passeggiate spaziali. Chissà se in futuro tra gli annunci turistici se ne troveranno di simili, quando viaggiare nello spazio, magari, non sarà più solo alla portata di magnati come l’imprenditore americano Dennis Tito, il primo turista dello spazio che nel 2001 ha speso ben 20 milioni di euro per trascorrere in orbita 7 giorni 22 minuti e 4 secondi.
Oggi il turismo spaziale è ancora in fase pionieristica, ma a Imola c’è già qualcuno che guarda avanti e soprattutto in alto. E’ l’Agenzia viaggi Santerno che, dopo il giro di boa dei suoi primi 50 anni di attività festeggiati nel 2017, ha scelto di invitare a Imola l’astronauta Roberto Vittori per una conferenza in programma sabato 1° dicembre (ore 10) all’Auditorium 1919 della Sacmi, in via Selice 17/a. A spiegare come è nata questa idea è Raffaele Benni, presidente della Cooperativa assistenza ricreazione sociale Cars e dell’Agenzia viaggi Santerno.
«Operando nel settore dei viaggi guardiamo al futuro – motiva scherzando -. Per le nuove generazioni volare nello spazio sarà normale. E’ da un anno che lavoriamo a questo evento e non è stato facile trovare la data giusta, dato che Vittori vive tra l’Italia e gli Stati Uniti». L’evento sarà ospitato all’interno della Sacmi, che metterà a disposizione i 500 posti del proprio auditorium (ingresso libero, prenotazioni consigliate al numero 0542/33200).
«Sacmi, ombelico industriale del nostro territorio e del mondo, è un orgoglio della nostra città – sottolinea Benni -: qui si vola alto, come gli astronauti. Porre l’attenzione sull’esperienza di un personaggio come Vittori vuol dire alzare lo sguardo anche della nostra comunità». C’è poi un altro dettaglio, non secondario, che lega Sacmi agli organizzatori dell’evento. Da quasi una decina d’anni, infatti, la cooperativa di via Selice ha al proprio interno un ufficio distaccato dell’Agenzia viaggi Santerno con quattro operatrici che organizzano gli spostamenti d’affari di tutti i manager e tecnici del gruppo, che conta 80 sedi in tutto il mondo.
A Imola Vittori parlerà delle sue esperienze in orbita, tre per la precisione: nel 2002 ha partecipato alla missione Marco Polo, diventando il primo astronauta italiano a partire dalla base di lancio di Baikonur, in Kazakistan, alla volta della Stazione spaziale internazionale (Iss), grazie a un accordo tra le agenzie spaziali europea, italiana e russa. Tre anni dopo, nell’aprile 2005, è tornato sulla Iss con la missione Eneide; in qualità di ingegnere ha svolto un ruolo attivo nella guida e nelle fasi di attracco della navicella Soyuz; a bordo della Iss, ha anche portato a termine un intenso programma di esperimenti.
Infine nel 2011, in virtù di un accordo bilaterale tra l’Agenzia spaziale italiana e la Nasa, Vittori ha partecipato a un’importante missione di assemblaggio con l’obiettivo di installare sulla Stazione spaziale internazionale lo spettrometro alfa magnetico per la rilevazione dei raggi cosmici e per esaminare le fondamenta della «materia oscura» e l’origine dell’universo. (lo.mi.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 15 novembre
Nella foto l”astronauta Roberto Vittori