Contro la rotonda Scania-Marconi di Castel San Pietro 380 firme. Il sindaco: «Farà diminuire l”inquinamento»
L’annunciata rotonda al posto del semaforo all’incrocio tra le vie Scania e Marconi ha raccolto oltre trecentottanta «no». Non sono poche le firme contrarie al progetto e consegnate al sindaco Fausto Tinti, secondo il quale però, la rotatoria sarebbe «strategica per la riduzione del traffico e dello smog all’interno di una più complessa riorganizzazione della viabilità» che comprende anche nuove ciclabili (lungo le vie Colombarina e Grandi) e sensi unici (nelle vie Tosi e Tanari), come raccontato sul «sabato sera» del 18 ottobre.
Stando alla lettera dei cittadini, invece, sarebbe meglio mantenere il semaforo perché la realizzazione della rotonda causerebbe prima di tutto l’abbattimento di diversi tigli e il ridimensionamento del giardinetto di via Volturno, creando un impatto negativo sulla percezione visiva delle mura storiche vicine al giardinetto, inoltre si metterebbe a rischio la salute dei cedri di fronte alla biblioteca.
«Alcuni punti della lettera li condividiamo – risponde Tinti -, le antiche mura, oggi lasciate a loro stesse ed utilizzate solo per le affissioni comunali, sono da valorizzare quale bene culturale, così come è importante salvaguardare il patrimonio del verde urbano. Per quanto riguarda le mura occorre un progetto – aggiunge il sindaco – di cui ci occuperemo. Invece sul tema dell’ambiente e della salute, vorrei sottolineare che abbiamo commissionato uno studio sulle emissioni inquinanti da parte dei veicoli all’incrocio Marconi-Scania che dimostra come in quella zona il traffico stimato è di oltre diecimila veicoli al giorno, quasi 4 milioni all’anno. La rotonda poterà ad un risparmio fra le 10 e le 24 tonnellate di anidride carbonica (CO2), mentre se facessimo affidamento sulla capacità di assorbimento da parte degli alberi ne servirebbero dai 100 ai 240 esemplari».
Gli alberi che dovrebbero essere abbattuti sono in tutto sei, cinque platani e un tiglio. «E ricordo – aggiunge Tinti – che, come da prassi, saranno comunque posizionate altrettante nuove piante nel territorio comunale». (mi.mo.)
Il servizio completo è su «sabato sera» dell”8 novembre
Sinceramente sono un pò perplesso sulla motivazione del sindaco di costruire un rotonda per la diminuzione dello smog….
Non mi sembra che il comune di Castel San Pietro sia sensibile a questo problema.Vogliamo parlare di Osteria Grande?Sulla via Emilia? Dove non è mai stato fatto assolutamente niente per cercare di attenuare il traffico e quindi smog atmosferico e sonoro. Nella stessa Castel San Pietro sono anni che si va avanti con il semaforo sulla via Emilia all’uscita dal paese per l’autostrada, veicoli fermi a scaricare smog x interminabili code. Se veramente vogliamo salvare la gente dallo smog bisogna intervenire senza aspettare sovvenzioni ( tipo autostrade) che non arriveranno mai, sono decenni che se ne parla.
Voglio anche sottolineare l’assenza totale di una educazione alle piste pedonali e ciclabili come dovrebbe essere se parliamo di smog.Anche queste soluzioni aiutano e invogliano le persone a spostarsi senza utilizzare l’automobile.Mi sembra che in nostri comuni confinanti da tempo si lavora in questo senso.
Caro Sindaco,
per la riduzione del traffico e dello smog non basta una piccola rotatoria con l’abbattimento di almeno 6 platani: occorre disincentivare le cattive abitudini dei castellani con un drastico riordino del traffico di quella zona.
Se lei fosse un attento osservatore, avrebbe già dovuto verificare che per comodità, almeno 7/8 auto su 10 percorrono la via Marconi per accedere al maledetto incrocio semaforico della via Emilia-S.Carlo, anziché utilizzare la via A. Moro. Per non parlare di chi blocca il traffico sulla via Marconi per svoltare a sx in via Scania: cosa aspetta a metterci un divieto!
Non parliamo poi dell’incoscienza dei genitori che accompagnano i figli in auto, se fosse possibile, in classe, ripassando poi da via Marconi verso la vie Scania- Emilia, anziché la via A.Moro. Infine: mai sentito parlare di semafori intelligenti o sensi unici contrapposti?
Questi sono solo alcuni dei tanti suggerimenti che potrebbe cogliere se avesse a cuore la tutela dell’ambiente e della salute dei suoi concittadini, cosa che, come noto, purtroppo non fa parte del suo DNA!