In concorso al Festival dei Popoli di Firenze il documentario «Pentcho» dell”imolese Sonne Film
«Bratislava, 1940. È un mattino di sole di maggio quando dal porto sul Danubio si muove il Pentcho, un malandato battello a pale con a bordo 500 ebrei. Al timone c’è un ex capitano di sottomarini russo che si è assunto il compito di portare tutti in salvo lontano dalla vecchia Europa. Nessuno sa che per riuscire nell’intento dovranno superare frontiere inaccessibili, sabotaggi, acque minate, tempeste e che questa odissea alla fine si concluderà dopo quattro lunghissimi anni».
Viene presentato così Pentcho, il nuovo documentario prodotto dall’imolese Sonne Film, che sarà in concorso alla 59a edizione del Festival dei Popoli di Firenze, con proiezione lunedì 5 novembre alle 21.15 al cinema teatro Alfieri.
Il regista Stefano Cattini, già premiato al Festival dei Popoli e finalista presso il David di Donatello, a quasi ottant’anni di distanza da questi eventi poco noti, ripercorre il viaggio del Pentcho, attraverso interviste e racconti dei protagonisti di questo viaggio incredibile e con immagini tratte dal presente: «È la storia di un vecchio e sovraccarico battello fluviale – si legge nel comunicato stampa – costretto ad affrontare il mare aperto per fuggire dall’Europa nazista», la cui incredibile avventura «testimonia una delle pagine più belle dei tempi della Shoah e allo stesso tempo del ruolo imprescindibile avuto dalla Marina Militare Italiana, nel salvataggio dei fuggitivi dopo un rocambolesco naufragio».
Il documentario è prodotto da Sonne Film con Rai Cinema e Mosaic Films.
Nella foto il produttore Giangiacomo De Stefano della Sonne Film