Imola in rete con Bologna e un milione di pazienti: nasce la Chirurgia vascolare più grande d”Italia
La più grande Chirurgia vascolare d’Italia è stata presentata nei giorni scorsi in 6 ospedali dell’area metropolitana bolognese per seguire 1 milione di pazienti: Policlinico Sant’Orsola e Ospedale Maggiore si specializzeranno sulle emergenze e sulle malattie delle arterie; Bazzano, Budrio e Imola diventeranno punto di riferimento per le malattie venose, mentre il Rizzoli lo sarà per interventi ortopedici e vascolari associati.
«La chirurgia vascolare negli ultimi decenni – è stato motivato alla presentazione del progetto – ha visto uno sviluppo significativo di nuove tecniche e tecnologie, non ultime quelle endovascolari. A partire dalla metà degli anni 2000 sono stati pubblicati numerosi studi che dimostrano una relazione tra volumi di attività e prognosi, in particolare per gli aneurismi dell’aorta addominale, con una significativa diminuzione della mortalità a 30 giorni. Da queste considerazioni è nato il progetto che ruota su due capisaldi: unificare in un’unica unità operativa l’attività; specializzare ogni ospedale per garantire la massima efficacia ed efficienza e per ottimizzare l’uso delle sale ibride ad alta tecnologia del nuovo Polo cardio-toraco-vascolare del Sant’Orsola per le patologie complesse, che ne prevedono l’utilizzo prioritario. Obiettivo non secondario è inoltre quello di ampliare la rete formativa per gli studenti della Scuola di specializzazione».
Come funzionerà in pratica la nuova unità operativa interaziendale? «Con la sottoscrizione di un accordo quadro e con la successiva convenzione tra Azienda ospedaliero universitaria, Ausl di Bologna, Ausl di Imola e Università – spiegano da Bologna – le Aziende hanno delegato le funzioni di Chirurgia vascolare alla struttura del Policlinico del Sant’Orsola, che assume così valenza metropolitana. Il personale medico rimane in carico alle Aziende, ma viene assegnato temporaneamente allo svolgimento delle funzioni delegate, facendo parte di una unica équipe che ruoterà nelle varie sedi operative. Il direttore dell’unica Unità operativa è responsabile così della programmazione delle attività e della negoziazione del budget, in tutte le sedi».
L”articolo completo è su «sabato sera» del 1° novembre
Nella foto un momento della presentazione del progetto interaziendale dedicato alla Chirurgia vascolare