Castel San Pietro disciplina il gioco d”azzardo, presto anche orari comuni per le slot con Imola e Medicina
Il Consiglio comunale di Castel San Pietro la scorsa settimana ha approvato all’unanimità il regolamento per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d’azzardo. Di fatto, dopo Imola e Medicina, anche Castel San Pietro sceglie di disciplinare il gioco legale di slot machine e videolottery (comunemente slot e vlt), anche se per il momento preferisce non sbilanciarsi nel definire degli orari di funzionamento per le cosiddette «macchinette», come invece hanno fatto a suo tempo i due vicini, rispettivamente nel 2014 e 2016.
Ma è solo questione di tempo ha assicurato l’assessore alla Legalità Fabrizio Dondi: «Approvare il regolamento che disciplina il gioco d’azzardo è un’azione importante per il contrasto alle ludopatie. Al regolamento seguirà, nei prossimi mesi, un’ordinanza del sindaco con gli orari di stop alle macchinette, ma prima vogliamo confrontarci con Imola e Medicina per creare un documento uniforme ed evitare che si crei un “turismo del gioco”».
Sia il gruppo di maggioranza sia le minoranze del Consiglio comunale castellano (Lega e 5Stelle) hanno chiesto con forza che il lavoro della Giunta giunga celermente ad un obiettivo concreto in tema di orari; già due anni fa, infatti, il gruppo consiliare 5Stelle aveva proposto di limitare l’utilizzo di slot e vlt alle fasce orarie dalle 10 alle 13.30 e dalle 17 alle 22.30 poi tutto si è fermato nella speranza di una condivisione territoriale.
L’ordinanza in vigore ad Imola, infatti, prevede che le vlt e slot non possano funzionare nella fascia notturna dall’1 alle 8 del mattino, quella medicinese, invece, ne permette il funzionamento solo tra le 10.30 e le 21.30. Ciò che si vorrebbe evitare, e sul quale è stato interessato da tempo il Circondario, è che per giocare le persone si spostino da un paese all’altro, perlomeno nei territori dei dieci comuni, e che questo finisca anche per danneggiare impropriamente le attività economiche, bar e locali.
Un tema, condiviso da tempo da tutte le forze politiche, che è tornato in auge a livello nazionale con l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del «decreto dignità» che, oltre a voler combattere il lavoro precario, contiene alcune norme sul gioco d’azzardo, in particolare il divieto di nuovi contratti pubblicitari. Per il ministro Di Maio «un passo storico di grande valore culturale», che ricalca quanto fatto lo scorso anno dal Comune di Imola che nel nuovo regolamento comunale sulle pubblicità aveva dichiarato guerra alle pubblicità sessiste e relative al gioco d’azzardo. (mi.mo.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 25 ottobre