L”istituto Alberghetti brilla alle Olimpiadi italiane di informatica: tre studenti in finale e due medaglie vinte
Quando si parla di Olimpiadi dell’informatica, una competizione tra studenti, individuale e a squadre, nella quale si debbono risolvere problemi complessi con la programmazione informatica associata alla logica, ci sarebbe da stupirsi se gli studenti dell’istituto Alberghetti non fossero presenti in buon numero e non portassero a casa qualche medaglia. Questo è, almeno, ciò a cui siamo stati abituati negli ultimi anni, come si vede dalla scheda in questa pagina.
Dopo il quarto posto alle Olimpiadi internazionali a squadre di fine primavera in Romania, anche l’ultima prova effettuata, l’Olimpiade nazionale individuale, che si è svolta a Campobasso dal 13 al 15 settembre scorsi, ha gratificato i tre studenti del Liceo scientifico delle scienze applicate, Michael Chelli, Filippo Selvatici ed Eugenio Tampieri, con una medaglia d’oro e una d’argento.
«Siamo partiti in treno, accompagnati da una responsabile dell’Aldini Valeriani di Bologna – racconta Eugenio Tampieri di V C – assieme a noi ci doveva essere anche un altro studente, non imolese, che però non si è presentato. La partecipazione è stata gratuita, ci hanno rimborsato anche il costo dei biglietti del treno e dell’autobus. Per essere ammessi alla gara nazionale abbiamo dovuto superare le selezioni territoriali; dall’Emilia Romagna ne sono stati ammessi 6, di cui metà erano della nostra scuola. Le selezioni sono servite a individuare 83 partecipanti, a cui si sono aggiunti i vincitori delle Olimpiadi di matematica e sei che hanno frequentato i corsi per l’ammissione alle Olimpiadi internazionali di informatica».
La gara di Campobasso prevedeva la soluzione di tre problemi, come ci spiega Filippo Selvatici, studente di IV C: «I problemi da risolvere alle Olimpiadi di informatica sono basati su un testo dal contenuto abbastanza divertente, che spesso ha per protagonisti Mojito e Chupito, rispettivamente il cane ed il gatto di Monica, organizzatrice delle Olimpiadi, ma la loro soluzione non è per niente facile e bisogna conoscere molte tecniche e avere un’ottima capacità logica; per esempio, la conoscenza dei grafi, che serviva per risolvere il problema “attenti all’incendio” in cui il gatto Mojito doveva andare dall’albergo alla scuola dove si faceva la gara attraversando una griglia, in cui le celle si incendiavano e trasmettevano l’incendio alle celle vicine, partendo il più tardi possibile. Oppure “circuiti bruciati” che chiedeva di riparare il server che serviva per la gara, riprogettando i circuiti da sostituire e facendo in modo che le funzioni logiche svolgessero correttamente i loro calcoli».
Il bottino della gara, come spesso accade per gli studenti dell’Alberghetti, è stato buono: «La gara è andata bene e ci siamo anche divertiti, Michael ha vinto una medaglia d’oro, io una d’argento – continua Filippo – Eugenio si è piazzato bene e ha mancato di poco il bronzo. La medaglia d’oro ottenuta da Michael gli ha permesso di partecipare al Romanian Master of Informatics, che si sta svolgendo proprio in questi giorni a Bucarest, in Romania, infatti non è qui con noi, tornerà lunedì (lo scorso lunedì 15 per chi legge, ndr)».
A Bucarest Michael Chelli si è piazzato terzo tra gli italiani, ma ben lontano dal podio, appannaggio di studenti dell’Europa orientale, in massima parte russi, bulgari e romeni.
La ricchezza del medagliere alle Olimpiadi di informatica non nasce per caso, ma è frutto di un progetto formativo nato vari anni fa, portato avanti dal professor Antonio Di Girolamo e condotto da quest’anno, dopo che Di Girolamo è stato trasferito all’Aldini Valeriani di Bologna, dalle tre insegnanti di informatica dell’Alberghetti, Francesca Larotonda, Alessia Ranzi e Chiara Bergamaschi, che ha assunto il ruolo di coordinatrice. (fa.ti.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 18 ottobre
Nella foto i tre partecipanti alla gara di Campobasso: Michael Chelli, Filippo Selvatici, Eugenio Tampieri