L”antica arte indiana nella mostra di Patachitra, tessuti dipinti a mano
Dipinto, canto e narrazione si riuniscono nei Patachitra, una forma di arte tradizionale dell’India Orientale consistente in lunghe strisce di tessuto diviso in riquadri dipinti a mano, che scena dopo scena raccontano un avvenimento. Il termine deriva dall’unione di due parole di origine sanscrita, patta che significa tessuto e chitra, che indica un dipinto. Una mostra di Patachitra sarà allestita al centro yoga Thymos, in via Lambertini 1 a Imola, da domenica 21 ottobre alle ore 16 (ingresso libero). Alle ore 17 ci sarà l”inaugurazione ufficiale con Urmila Chakraborty, director di Englishour che eroga servizi linguistici e culturali alle aziende e docente nella facoltà di Mediazione Linguistica e Culturale all’Università degli studi di Milano, che spiegherà l”origine di questa arte antica e i suoi significati. Alle 18 spazio alla musica con un concerto di Patrizia Saterini (voce) e Maurizio Murdocca (tabla). Come scrive Chakraborty nelle note stampa alla mostra, infatti, gli autori dei Patachitra, «i Patua o Chitrakar, accompagnano lo srotolare dei loro tessuti dipinti (scroll) col canto, in cui il testo aiuta a spiegare la narrazione, queste canzoni sono tramandate di generazione in generazione. Il ruolo originario dei Patua era quello di cantastorie: artisti che, spostandosi di villaggio in villaggio, si esibivano in pubblico mostrando i loro dipinti e le vicende illustrate di solito raccontavano la mitologia induista e i poemi classici indiano. Con il passare del tempo i temi affrontati iniziarono ad abbracciare anche avvenimenti attuali, come lo tsunami, problematiche sociali e politiche, come il problema della deforestazione o la diffusione del virus Hiv, e tematiche d’importanza globale come la violenza sulle donne. In tal senso il ruolo dei Patua diventa più complesso, affiancando alla funzione originaria di intrattenimento anche quella informativa e pedagogica. Un’altra trasformazione si è verificata nella composizione di questo gruppo di artisti, in origine uomini; con la conversione di molti uomini dei villaggi verso mestieri più comuni e remunerativi, le donne hanno preso il loro posto, diventando esse stesse artiste. Questo fatto è anche da inserire nel generale processo di emancipazione femminile in atto nella società indiana contemporanea. Negli ultimi decenni i Patachitra hanno suscitato l’interesse di artisti e intenditori d’arte, a livello nazionale e internazionale ed è rinato l’interesse per questa forma d’arte, che sembrava destinata alla scomparsa o alla sopravvivenza locale».
Nella foto Patachitra «Il matrimonio degli uccelli»