Cucchi-Aldrovandi, Tonelli (deputato Lega Nord) risponde ad Anselmo: «Una testimonianza non equivale ad una sentenza»
Botta e risposta a distanza tra l’avvocato Fabio Anselmo, legale delle famiglie di Stefano Cucchi e di Federico Aldrovandi, e Gianni Tonelli, l’imolese già segretario del sindacato di polizia Sap e oggi deputato della Lega Nord.
Tonelli, in merito alle dichiarazioni di Anselmo nell’intervista su «sabato sera» che presenta l’iniziativa di domani sera (la presentazione del libro «Federico» scritto da Anselmo che ricostruisce la vicenda Aldrovandi) alla quale parteciperà anche la sorella di Cucchi, Ilaria, ci ha tenuto a sottolineare che non ha problemi a confrontarsi «pubblicamente sulla scorta di atti giudiziari documentati». Inoltre Tonelli aggiunge che «l’avvocato – in merito alla vicenda Cucchi – sa meglio di me che una testimonianza, una dichiarazione di un carabiniere da loro stessi condannato e messo alla gogna anni fa, non equivale ad una sentenza, nonostante riporti quanto a loro oggi fa piacere sentirsi dire e che potrebbe anche essere vero ma non rappresentare la causa della morte oramai scientificamente esclusa. Quando io mi sono espresso l’ho fatto appunto sulla base di atti giudiziari e di quanto sancito nelle uniche verità processuali di cui ora siamo in possesso, ovvero le sentenze di assoluzione di tutti quanti furono imputati nel primo processo».
«La verità – aggiunge – è un qualcosa che a me sta molto a cuore ed è ciò che da sindacalista del Sap ho sempre preteso con la proposta di dotare i poliziotti di telecamere sulle divise, sulle auto di servizio e nelle celle di sicurezza. Perché le telecamere sono strumento di trasparenza e verità e non perdonano nessuno».
Nella foto d”archivio Gianni Tonelli