Scuole, ancora in via di definizione gli interventi sui plessi imolesi: decisioni attese entro fine ottobre
Bisognerà attendere ancora un po’ per conoscere i prossimi passi dell’Amministrazione comunale in tema di edilizia scolastica. Si tratta di uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale della sindaca pentastellata Manuela Sangiorgi che, nel proprio programma elettorale, aveva scritto nero su bianco tra gli obiettivi da realizzare «saranno svolti nuovi sopralluoghi in tutti gli edifici scolastici per verificarne lo stato effettivo e la sicurezza» e «sarà necessario attivare piani di investimento straordinari per migliorare i livelli di sicurezza sismica, anche reperendo fondi regionali ed europei».
Proprio per questo, scorrendo il piano triennale delle opere 2019-2021 approvato in Consiglio comunale a fine settembre, non è stata poca la sorpresa, da una parte, nel veder slittare in avanti nel tempo alcuni interventi e, dall’altra, nel veder sparire dall’elenco altri lavori, sostituiti da due generiche tranche da 500 mila euro ciascuna nel 2020 e nel 2021, mentre per il 2019 veniva confermato soltanto l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza finalizzata all’ottenimento del certificato di prevenzione incendi della palestra Ruscello di via Volta (540 mila euro).
Ma cosa è successo rispetto al precedente piano delle opere approvato a fine luglio, nel quale si prevedevano già nel 2018 ben 900 mila euro per adeguamenti normativi sugli edifici scolastici? «Sulle scuole sono previsti diversi interventi che hanno una copertura legata ai cosiddetti mutui Bei (finanziati dalla Stato, ndr) e finalizzati soprattutto all’ottenimento del certificato di prevenzione incendi, ma in alcuni casi sono opere più corpose che prevedono la costruzione di nuovi edifici» dice l’assessore ai Lavori pubblici, Massimiliano Minorchio.
In effetti, tra lungaggini burocratiche e ritardi vari del Miur, l’elenco è lungo. Innanzitutto, ci sono le opere inserite lo scorso marzo con decreto dall’allora ministro Valeria Fedeli nell’annualità 2017. Oltre alla palestra di via Volta, compaiono anche le primarie Ponticelli (200 mila euro), Sasso Morelli (100 mila), Rodari (320 mila), Campanella (280 mila), Cappuccini (200 mila) e Marconi (210 mila), i cui importi sono stati interamente finanziati dal ministero. A queste si aggiungono gli interventi legati ai mutui Bei presentati dalla commissaria Adriana Cogode e inseriti nella graduatoria delle opere per il triennio 2018-2020 che, in alcuni casi, riguardano anche il miglioramento sismico.
A Imola sono elencati interventi nelle scuole primarie Sante Zennaro (4 milioni di euro), Rubri (500 mila) e Zanoni di Sasso Morelli (139 mila), la media Sante Zennaro (2,2 milioni) e per costruire la nuova scuola di Sesto Imolese (8 milioni tra elementare e media). Per tutti questi, il Comune attende un cofinanziamento statale di circa 10 milioni di euro, mentre i restanti 5 milioni sono a carico dell’ente locale.
Molta carne al fuoco. Ad oggi, nel piano delle opere compaiono esplicitamente soltanto gli interventi sulle primarie Rodari e Sasso Morelli e solo nel 2021. (gi.gi.)
L”articolo completo è su «sabato sera» dell”11 ottobre
Nella foto la primaria Rodari