Basket A2, Le Naturelle-Udine e il ritorno a Imola subito da avversario per Demis Cavina
Il 23 luglio 2018, quando vennero divulgati i calendari di A2, l’occhio (non solo il nostro…) andò subito a cercare il giorno del ritorno a Imola di Demis Cavina con la sua Udine. Non ci volle molto per trovarlo, proprio alla prima giornata, all’esordio in campionato del 7 ottobre. Così, oltre che per l’inizio di un nuovo torneo, la partita di oggi (palla a due alle 18.30) avrà un fascino particolare anche per il ritorno a casa di un tecnico che in tre sole stagioni all’Andrea Costa ha disegnato due tra le annate più significative e appaganti degli ultimi tre lustri.
Demis, dove giochi oggi?
«Mah, mi sembra vicino alla piscina di Imola. A parte gli scherzi, questa partita (per me la più importante a livello affettivo) arriva troppo presto. Iniziare il campionato al Ruggi sarà una emozione particolare».
Come vivrai il ritorno a Imola?
«Sono entusiasta della passata stagione e dell’affetto che la gente mi ha sempre tributato, anche dopo che ho scelto di andare via. Sono certo che questo calore mi porterà a un prepartita denso di emozioni».
Entriamo in campo: ti piace l’Andrea Costa?
«Non è la squadra che più si addice alle mie caratteristiche di allenatore, ma di sicuro soffrirà poco per salvarsi. E’ un gruppo con tanto talento, consapevole di cosa dovrà fare per vincere. Ha giocato partite di qualità, avendo ben chiari i ruoli offensivi, perché è lì che vincerà i match».
Dove stanno i pericoli del match che si giocherà tra qualche ora?
«In attacco Imola ha la capacità di fare break con le triple. Questo, oltre al talento dei giocatori, nelle prime giornate può incidere più degli aspetti tattici. Per cercare di vincere, prima di tutto, dovremo tenere basso il punteggio. Stiamo lavorando intensamente sulla retroguardia, che dobbiamo ancora migliorare, ma anche se abbiamo qualità, solo con la difesa possiamo fare il salto di qualità».
Finalmente si fa sul serio.
«Le amichevoli danno solo sensazioni, i reali valori si vedono in campionato. Queste sono le partite che definiscono qualità e obiettivi di una squadra, specie quelle più esperte. Nel precampionato abbiamo lavorato bene, con grande entusiasmo. C’è il problema fisico di Cortese da valutare (più spavento che danni) ma a Udine c’è grande euforia e la squadra lo ha percepito. Attualmente ho una squadra che può ambire ai primi quattro posti, insieme a Fortitudo, Treviso, Verona e Forlì».
Imola si salva?
«Sicuramente. Lo penso e mi auguro anche agevolmente, perché la squadra è stata pensata bene, con tanta esperienza nei ruoli chiave».
Fossi il coach di Imola, quanto ti avrebbero infastidito le notizie giudiziarie uscite negli ultimi giorni?
«Non sono una novità: già un anno fa Domenicali ci aveva messo al corrente della vicenda e non ho letto niente di nuovo. Dispiace che tutto questo clamore sia arrivato prima del campionato, ma l’Andrea Costa da anni sta vivendo un lungo periodo di riassetto economico. Vorrei che, come realtà tra le più alte della zona, catalizzasse positivamente energie e risorse, piuttosto che scatenare guerriglie da pollaio che non aiutano».
p.p.
L”articolo completo su «sabato sera» del 4 ottobre.
Nella foto (Isolapress): Demis Cavina