Ca” Genasia, domani 6 ottobre la cerimonia di commemorazione dei partigiani uccisi nel 1944
In occasione del 73° anniversario della Resistenza, i Comuni e le sezioni Anpi di Imola e di Riolo Terme organizzano la manifestazione a ricordo dei partigiani del Sap Montano, che si terrà sabato 6 ottobre, alle ore 11, presso il Monumento al partigiano di Ca’ Genasia, in via Sabbioni; inter-verranno Claudio Frati, assessore del Comune di Imola, Francesca Merlini, vice sindaco del Comune di Riolo Terme, e Romano Bacchi-lega, dell’Anpi di Imola. Saranno presenti anche alcune classi di istituti comprensivi di Imola e di Riolo Terme.
II Battaglione Sap Montano partecipò attivamente alla lotta ai nazifascismi, infatti fu costituito quando gli sviluppi della guerra di liberazione suggerirono la necessità di affrontare la nuova situazione derivata dalla liberazione di Roma, avvenuta il 4 giugno 1944, e dalle forze tedesche in ritirata, il Comando unico Emilia Romagna (Cumer), in accordo col Comando partigiano del Cln di Imola, convenne sull’opportunità di costituire un’unità partigiana omogenea di media entità nelle colline alla sinistra del Santerno, nelle località di Torano, Monte-catone, Monte della Valle, Casalfiumanese, e sulle colline della destra, nelle località di Ghian-dolino, Goccianello, Bergullo, Pediano, Toranello, Codrignano, Montemeldola. Alcune di queste fanno parte del Comune di Riolo Bagni.
La nuova unità, in base agli indirizzi e agli obiettivi del movimento partigiano imolese, doveva servire di collegamento con la 36ª Brigata Garibaldi Bianconcini con la funzione specifica, nell’ipotesi di una ritirata dei tedeschi, di operare assieme a reparti della 36ª e altre Sap e Gap per la liberazione di Imola.
Il sanguinoso episodio di Ca’ Genasia ebbe avvio sulla strada Imola-Codrignano, quando, presso Cà Bella Rosa, Rino, Petit e Giuliano attaccarono un carro tedesco: un soldato rimase ucciso e il carico fu abbandonato nelle mani dei partigiani. Stavano portando le vettovaglie e le munizioni verso le proprie basi quando arrivarono una quarantina di tedeschi con due autoblindo che li individuarono e diedero loro la caccia.
I partigiani si organizzarono per resistere sotto Monte Tomba ma, poiché le autoblindo non riuscivano a salire la strada fangosa, i tedeschi desistettero dall’ingaggiare il combattimento. Al calar della notte i partigiani decisero di lasciare la zona, eccetto Rino e Petit, che restarono a Ca’ Genasia.
Il mattino seguente giunse la notizia che Rino e Petit erano morti.
L”articolo completo è su «sabato sera» del 4 ottobre
La foto è tratta dal sito del Comune di Imola