Bretella, l”assessore Minorchio conferma l”intenzione di ridimensionare il progetto, ma non si sa ancora come
Sono passati otto anni dall’ultimo taglio del nastro della bretella. Nel luglio del 2010, infatti, venne inaugurato il tunnel sotto via Villa Clelia, costruito e poi letteralmente spinto sotto la rotonda, che si aggiunge al pezzo compreso tra via Villa Clelia e via Salvo D’Acquisto, aperto nel 2008.
Ancora oggi, la bretella si interrompe bruscamente e risale in superficie in corrispondenza della rotatoria lungo via Salvo D’Acquisto, in attesa del completamento dell’ultimo tratto fino alla rotonda di via Punta. Per il completamento di quest’opera l’anno scorso erano stati destinati 14 milioni di euro, ossia 11 milioni (su 18 complessivi) di risorse di Autostrade Spa legate alla realizzazione della quarta corsia dell’A14 tra San Lazzaro e il bivio con Ravenna, più altri 3 milioni derivanti dal Patto per Bologna, ma la nuova Amministrazione pentastellata conferma l’intenzione di rimettere mano al progetto.
«Abbiamo lasciato le stesse voci di spesa per non creare incoerenze, ma è in corso una ridefinizione alla luce delle analisi tecniche che stiamo effettuando, a partire dai dati sui flussi di traffico» ha detto l’assessore ai Lavori pubblici, Massimiliano Minorchio, nel presentare il piano triennale delle opere 2019-2021 in Consiglio comunale. Già durante l’estate (sabato sera del 2 agosto) l’assessore aveva annunciato di voler prendere una decisione «entro metà settembre».
Tuttavia, seppur sollecitato dalle opposizioni, Minorchio per ora non si è sbilanciato esplicitamente sull’opzione preferita per modificare la bretella, ma ha detto che «dovrà essere realizzata sulla reale necessità di quella struttura viaria, valutando la spesa corretta e con il minor impatto ambientale possibile».
Come renderla meno costosa? Scostandosi dal progetto attuale che prevede la realizzazione in trincea e due tunnel (in corrispondenza di via Salvo D’Acquisto e della chiesa di San Francesco), una prima ipotesi, già accarezzata per un breve periodo ma poi scartata anche dalla precedente Giunta Manca, sarebbe realizzarla a raso, dimezzando i costi.
Tuttavia, evidenzia il consigliere Pd Fabrizio Castellari, «le case della Pedagna in quel tratto sorgono molto vicine al tracciato e non è garantito che ai residenti una soluzione a raso piaccia». Inoltre, potrebbe essere realizzata a una sola corsia per senso di marcia anziché due come altrove, e questo potrebbe essere fatto sia in trincea che a raso. In questo caso, tuttavia, difficilmente si riuscirebbe ad evitare l’effetto a collo di bottiglia che già si verifica all’altezza del ponte della ferrovia.
Un problema già sollevato anche dalla sindaca Manuela Sangiorgi durante la campagna elettorale che, nell’elenco dei 20 punti «per la qualità della vita degli imolesi», aveva inserito «l’allargamento del sottopasso ferroviario della bretella».
Molto critiche le opposizioni. Carmen Cappello (Imola guarda avanti) ha ricordato che «il progetto attuale ha già passato la fase della Valutazione di impatto ambientale (Via). Modificarlo significherebbe ricominciare da capo, con una nuova Via». (gi.gi.)
Il servizio completo si trova su «sabato sera» del 4 ottobre
Nella foto il punto in cui finisce la bretella attuale
Signor Minorchio la bretella VA terminata : si prosegue con tunnel in partenza sotto la rotatoria Salvo D’Acquisto poi proseguire a raso fino alla rotonda di Via Punta e Via Montanara mettendo fine pure quella rotatoria vergognosa, non ci sarà ulteriore rumore a lamentele perchè prima non c’erano le case, costruite dopo il progetto della bretella., Morale è finire la Bretella, non vogliamo continuare nell’incompiuto delle Giunte precedenti PiDi e coop.