Smog, in vigore da oggi 1° ottobre i limiti alla circolazione di veicoli e all”uso di camini e stufe inquinanti
Primo giorno di ottobre e come ogni anno entrano in vigore in Emilia Romagna le misure contro lo smog, che dureranno fino al 31 marzo 2019. Si tratta di misure di due tipi: quelle che limitano la circolazione per i veicoli più inquinanti al fine di ridurre le emissioni in atmosfera e quelle per incentivare la mobilità sostenibile.
Procedendo con ordine, da oggi e per i prossimi sei mesi, nei 30 comuni della regione che hanno aderito al Pair (Piano aria integrato regionale), non potranno circolare dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30 e nelle domeniche ecologiche i mezzi a maggiore impatto ambientale: i ciclomotori pre-euro, i veicoli a benzina fino all’euro 1 e i diesel euro 1, 2, 3 e 4. I divieti si estenderanno anche alle altre domeniche in caso di superamento per più di quattro giorni dei livelli di pm10 nell’aria. Nel circondario le limitazioni riguardano Imola, nei territori limitrofi si applicano a Ozzano (insieme agli altri comuni dell’agglomerato di Bologna), Faenza e Lugo.
La normativa prevede comunque una serie di eccezioni per alcune categorie di persone che potranno muoversi con qualsiasi mezzo, senza limitazioni: i lavoratori turnisti, chi si muove per motivi di cura, assistenza ed emergenza, chi accompagna bambini a scuola e le persone con un Isee annuo fino a 14 mila euro. Nessun divieto anche per i veicoli che viaggiano con almeno tre persone a bordo, se omologati per quattro o più posti e con almeno due persone, se omologati per due o tre posti a sedere (car pooling), per quelli con alimentazione a metano, Gpl, elettrica e ibrida. Altre deroghe riguarderanno, ad esempio, le imprese.
Alla seconda categoria, quella delle misure per favorire la mobilità sostenibile, appartengono l’autobus gratis per i pendolari abbonati al treno, gli eco-bonus fino a 10 mila euro per la rottamazione dei veicoli commerciali diesel fino a euro 4 e il contributo annuo di 191 euro per tre anni (in sostanza la spesa per il bollo) per chi compra un’auto ibrida.
Sono inoltre confermate le restrizioni, che hanno provocato qualche polemica nelle settimane scorse, all’uso dei camini aperti tradizionali (senza sportello di chiusura), delle stufe o delle caldaiette con efficienza energetica inferiore al 75%, ossia quelle meno efficienti e più inquinanti, di classe “1 stella”. Sono tuttavia esclusi dal divieto i comuni montani, le abitazioni che non abbiano sistemi alternativi di riscaldamento, le attività commerciali come pizzerie e ristoranti.
Possono essere liberamente usati gli impianti a biomassa (legna o pellet) di classe 2 stelle o superiore, ovvero la stragrande maggioranza di quelli recenti o di nuova installazione come quelli acquistati con il contributo del Conto termico nazionale.
In caso di emergenza, che scatterebbe nel caso si registrassero quattro giorni consecutivi di sforamenti dei limiti di pm10, i divieti si farebbero più stringenti e riguarderebbero anche i veicoli a benzina fino all”euro 4 e le stufe fino alla classe “2 stelle”, oltre all’obbligo di abbassare la temperatura nelle abitazioni a 19 gradi e nelle aziende a 17. Se i giorni di sforamento consecutivi salissero a 10, anche le stufe classe “3 stelle” sarebbero incluse nelle limitazioni.
Nell”immagine l”infografica della Regione sulle limitazioni alla circolazione dei veicoli