L”ex Alexis Ferrante domani sfiderà l”Imolese con il suo Fano: «Società spettacolare, meritate la C»
Alzi la mano chi sa rispondere alla seguente domanda: «Hanno segnato in rovesciata nella loro ultima partita in maglia rossoblù prima di salutare l’Imolese. Chi sono?». Poche mani alzate in sala, anche se la parola rovesciata porta gli «over 40» dritti dritti verso «Bobo» Del Monte e quella bicicletta che al «Mancini» di Fano valse la promozione in C2 all’Imolese nello spareggio con il Gualdo nella stagione 1989/90. «Bobo» l’estate successiva salutò Imola dopo il fallimento, così come l’estate seguente al suo ultimo gol con la maglia rossoblù (vittoria 3-2 sul Lentigione, stagione chiusa al 6º posto con Pagliuca in panchina) Alexis Ferrante salutò il Bacchilega per accasarsi all’Abano, spiccando poi il volo verso Brescia e Pisa, per ripartire oggi dal Fano, squadra alla quale è stato prestato dal Pescara, con il quale l’attaccante argentino ha sottoscritto un triennale.
Ferrante è infatti il principale referente offensivo della squadra fanese, che punta sui suoi gol per conquistare la salvezza con l’allenatore Epifani. «Ritrovare l’Imolese per me è emozionante – esordisce l’attaccante mancino -, visto che in quella stagione ad Imola instaurai con tutti un ottimo rapporto: è una società spettacolare, con strutture che valgono assolutamente la categoria e che consiglio a qualsiasi ragazzo voglia provare a crescere ed a lanciarsi in questo mondo. A Fano c’è una squadra giovane, con alcuni elementi esperti come Lazzari e Sosa: voglio dimostrare al Pescara e ai marchigiani che la scelta di puntare su di me è stata quella giusta. Come mai me ne andai da Imola? In quell’estate la società fece altre scelte, ma ci siamo lasciati benissimo: Ghinassi e Spagnoli conoscevano la mia ambizione di tornare nei professionisti, sono andato a Abano e per fortuna ho fatto bene, finendo poi al Brescia. Lì poi è cambiata la società e sono cambiati i piani, con Cellino che, nonostante diverse offerte, non mi voleva avere come avversario in B, per cui sono andato al Pisa in Lega Pro. Le cose potevano andare meglio, visto che mi sono infortunato: la scorsa estate sono passato al Pescara ed ora sono a Fano in prestito».
Brescia vuol dire anche Caracciolo, l’Airone che l’Imolese troverà sulla propria strada quando affronterà il Feralpi Salò («Andrea è già un marziano per la B, figuratevi cosa potrà fare in C: ho imparato tantissimo da lui, sta a questa serie C come Ronaldo sta alla serie A», parola di Ferrante) nel cuore di un campionato al quale sia i rossoblù che i granata di Ferrante chiedono la salvezza. «Sono contento che l’Imolese sia arrivata in C come merita. A loro, come a noi del Fano, auguro la salvezza».
an.mir.
L”articolo completo su «sabato sera» del 27 settembre.
Nella foto: Alexis Ferrante ai tempi dell”Imolese