Giro di fatture gonfiate per sponsorizzazioni, indagato presidente di una società di basket di Imola
Un giro di fatture false o gonfiate per sponsorizzazioni che coinvolge una società di basket imolese e una di basket femminile di Parma. E” quanto emerso dall’inchiesta della guardia di finanza coordinata dal sostituto procuratore bolognese Manuela Cavallo. Sedici gli indagati, compreso l’amministratore della società di basket imolese di livello nazionale, per un giro complessivo che arriva ad oltre 75 milioni. Agli indagati è contestata, a vario titolo, l’associazione per delinquere finalizzata all’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, l’omessa dichiarazione fiscale, l’occultamento o la distruzione delle scritture contabili, la simulazione di reato, il tutto con l’aggravante della transnazionalità.
L’indagine, avviata da tempo, è stata resa nota oggi dal momento che i finanzieri hanno eseguito un provvedimento di sequestro, emesso dal gip felsineo Alberto Ziroldi, per beni mobili e immobili (tra cui una villa sui colli bolognesi del valore di circa 2 milioni di euro), autovetture, quote societarie, polizze assicurative e conti correnti, per complessivi quasi 25 milioni di euro. Secondo le fiamme gialle, in sostanza, al pagamento della fattura da parte dello sponsor seguiva la restituzione di parte del corrispettivo allo sponsor stesso, attraverso una preventiva serie di transazioni di valuta in più stati esteri. Per questo venivano utilizzati prestanome per strutturare e gestire catene societarie, costituite da società operanti nel nostro Paese ma con sede fittizia all’estero o con l”interposizione di fiduciarie estere, situate in Paesi off shore, per nascondere i passaggi reali e impedire la ricostruzione delle tracce contabili.
Ad entrambi i presidenti delle società di basket viene contestato un ruolo determinante poiché, secondo la finanza «erano loro stessi a procacciare direttamente gli sponsor provvedendo, inoltre, alla materiale consegna delle fatture false e dei relativi contratti simulati di sponsorizzazione». (r.c.)
Foto d”archivio