Basket A2, Le Naturelle Imola oggi impegnata nel Trofeo Andrea Costa
Prima Cento, poi Ravenna, quindi Forlì e Ferrara e ancora Cento. Il precampionato de Le Naturelle Imola Basket ora andrà avanti col «48° Trofeo Andrea Costa» che, oggi alle 18.30, metterà di fronte i biancorossi di coach Di Paolantonio e la Tezenis Verona di Luca Dalmonte, una delle squadre più accreditate della A2 orientale.
Patricio Prato potrebbe essere nuovamente a disposizione, dopo che gli ultimi controlli al polpaccio hanno dato responsi positivi e da questa settimana il capitano biancorosso ha ripreso ad allenarsi coi compagni. Contro i veronesi, che nei pronostici della vigilia stanno dietro al solo trio Treviso, Fortitudo e Udine, l’Andrea Costa (specie se si presentasse al completo) sarà chiamata a dare alcune risposte. «Il calo, più che altro mentale, c’è stato – ammette il tecnico abruzzese – ma non è dovuto ad atteggiamenti sbagliati. Purtroppo, quando le gambe non rispondono (e in questa fase di duro lavoro è normale) dovremmo fidarci l’uno dell’altro ed eseguire le cose che prepariamo in allenamento. Non ci resta che lavorare ancora, perché dobbiamo assolutamente serrare i ranghi e fare un passo avanti. Già con Verona, una squadra forte che costituirà un buon test per capire dove siamo e magari per durare più di 15 minuti».
Purtroppo questa è una squadra dove giocano bene o male sempre gli stessi. Però se a «toppare» è qualcuno dei titolari, la squadra ne patisce in modo clamoroso, mentre se qualcuno tra le seconde linee fa anche più del proprio dovere, non se ne accorge quasi nessuno. Passano le settimane, ma cresce la sensazione che l’Andrea Costa sia ancora lontana dall’essere una squadra e che solo le imprese dei singoli, per ora quelli del «quintetto over» la tengano in carreggiata nelle varie amichevoli. La lunga assenza di Prato ha fatto comprendere ancor più chiaramente la sua importanza e il fatto che probabilmente in questa stagione il capitano sarà costretto a stare in campo ben più del previsto, proprio per colpa del retrobottega. Che già si pensava non fosse attrezzato al massimo, ma che ogni amichevole che passa dimostra un gap evidente sia al confronto col resto della squadra, ma soprattutto con quasi tutte le panchine della categoria.
Passi per Ndaw, quarto lungo che, con l’organico completo, non si alzerà mai dalla panchina. Anche Montanari continua a dimostrare incredibili difficoltà nel vestire i panni del regista di scorta, mentre Magrini comincia a preoccupare per la difficoltà (a parte il grande impegno) di muoversi in una categoria che ancora gli sta troppo stretta. Il problema più grosso per il tecnico abruzzese ha però il nome di Alessandro Simioni, che anche nel ruolo di vice Rossi (e non doveva andare così) sta dimostrando difficoltà ancor più evidenti di quelle esibite nella passata stagione. Senza la sua crescita, Imola rischia parecchio, perché si troverà con sei soli uomini veramente affidabili e forse coi tre Under meno utili della categoria. «In questa squadra – ha concluso il coach biancorosso – tutti devono essere importanti e Simioni deve darci sempre un contributo come con Forlì. Lui e Montanari sono ragazzi del ’98, soggetti ad alti e bassi, ma se abbiamo scelto Rossi per affiancarlo al padovano, l’abbiamo fatto per tutelarlo. I due si completano».
p.p.
L”articolo completo su «sabato sera» del 20 settembre.
Nella foto (Isolapress): Robert Fultz contro Cento