Calcio serie C, il tecnico Dionisi e la sua Imolese: «Equilibrio in campo e fuori»
L’avventura ha preso il via (con un pareggio a reti bianche all”esordio contro l”AlbinoLeffe), ma c’è ancora tanto da scoprire in questa serie C piena di società blasonate e ambiziose, in grado di mettere in pista squadra ricche di nomi prestigiosi. La neopromossa Imolese, almeno in partenza, non presenta lo stesso target, essendo la salvezza il suo obiettivo, però ha dentro una gran voglia di confrontarsi con la nuova realtà, così come si intuisce dalle parole del tecnico Alessio Dionisi.
Un girone B tosto sulla carta?
«Impegnativo, ma anche molto stimolante. Lo affrontiamo con entusiasmo e con la determinazione a dare il massimo in ogni partita. Me lo aspetto equilibrato sia nell’alta che nella bassa classifica. Con la prima non c’entriamo niente, con la seconda invece sì. Anche se non vedo società in diffcoltà come Modena e Vicenza l’anno scorso, e nemmeno squadre poco attrezzate per la categoria. Penso serviranno almeno due mesi per capire i valori in campo».
Come giudichi il calendario iniziale?
«Per me va bene. Sulla carta sono molte le formazioni più accreditate, quindi dire che ne avremmo preferito una piuttosto che un’altra, equivarrebbe a nasconderci dietro a un dito. E poi con così tante partite ravvicinate cambia poco. Fortunatamente abbiamo parecchi giocatori e quindi più soluzioni».
Qual è il punto di forza di questa Imolese?
«Sono contento della squadra nel suo insieme. Poi è vero che sulla difesa abbiamo lavorato particolarmente, ma quest’ultima non funziona bene se l’attacco e il centrocampo non le danno una mano».
Qual è la difficoltà più evidente in serie C?
«Trovare la via del gol. E questo perché c’è molta fisicità e si sbaglia meno. Noi non abbiamo attaccanti che in serie C hanno la media di 15 gol all’anno. Li dobbiamo costruire attraverso un lavoro di squadra e sfruttando le qualità che non mancano a questa Imolese».
Hai gli uomini adatti a sviluppare il tuo modulo preferito?
«Non ho un modulo preferito. Al contrario, ritengo che bisogna sfruttare al massimo le qualità dei giocatori che si hanno. Io credo nel gioco a terra e non nella palla alta buttata avanti, che è un modo di fare calcio dispendioso e che non forma i calciatori. Il 4-3-1-2 che pratichiamo è semplicemente il modulo più adatto all’Imolese».
Ufficialmente l’Imolese punta alla salvezza. Ma in cuor pensi si possa aspirare a qualcosa in più?
«La mia aspirazione è di allenare con equilibro, sperando che intorno alla squadra prevalga lo stesso concetto. Mi riferisco ai tifosi, all’ambiente vicino alla squadra e anche a voi giornalisti. Che mi auguro non scriviate di un’Imolese che deve vincerle tutte come se fosse ancora in serie D. Perché se saremo tutti equilibrati, aumenteranno le possibilità, non solo di centrare l’obiettivo salvezza, ma anche di ottenere una classifica più tranquilla».
a.d.p.
L”articolo completo sull”inserto speciale di «sabato sera» dedicato all”Imolese del 20 settembre.
Nella foto (Isolapress): Alessio Dionisi e Filippo Boccardi