Il Museo diocesano si amplia con uno spazio dedicato alle carrozze
Si amplia il Museo diocesano di Imola. Sabato 22 settembre alle 17.30 verrà inaugurato il Museo delle carrozze all”interno del palazzo vescovile: uno spazio da anni chiuso al pubblico che apre completamente rinnovato. Si trova nel lato sud del cortile delle scuderie, sul lato sinistro, all’interno di uno degli spaziosi locali adibiti a rimessa. In pratica, entrando dall”ingresso che si affaccia sulla piazza del Duomo, dopo il cortile d”onore e oltrepassato un breve andito a volta si trova un grande cancello in legno sul quale si apre il secondo cortile, detto «delle scuderie». Qui, nel lato sud, ci sono i locali che dal 1962 ospitavano alcune carrozze e che ora sono stati rimessi a nuovo. L”elegante ambiente, voltato a crociera e sostenuto da quattro massicci pilastri su cui originariamente venivano appesi i finimenti per i cavalli, è stato completamente ristrutturato, fornito di un impianto di illuminazione a led e dotato di una vetrina a L in cui si trovano nove livree sette-ottocentesche, in eccezionali condizioni conservative, originalmente indossate da valletti e cocchieri in servizio nel palazzo vescovile. In questi spazi trovano alloggio due fastose carrozze settecentesche di proprietà dei vescovi imolesi, poi utilizzate – almeno dal 1765 – anche per il trasporto in caso di maltempo della venerata immagine della Madonna del Piratello dal santuario a Imola. In esposizione ci saranno anche alcuni copricapi (coordinati alle livree) e il modello in legno dell”imponente Cadillac, adattata nel 1964 su progetto dello scultore imolese Giovanni Vighi per il trasporto della Madonna del Piratello.
Il cortile delle scuderie diventa così a pieno titolo parte fondamentale del percorso museale: sottoposto ad un complesso intervento di restauro inaugurato il 13 agosto 2013, aggiunge ora un altro tassello. «Il centro del cortile è occupato da una grande vera da pozzo quattrocentesca in marmo bianco – si legge nel comunicato stampa dell”evento -. Sotto il loggiato, che sorge sul lato al giardino, trova posto il lapidarium dove sono esposti, tra l”altro, lastre tombali (significativa quella trecentesca, con epigrafe e stemmi di difficile lettura poiché quasi totalmente abrasi, proveniente dalla chiesa di Santa Maria della Pianta di Toscanella), mostre di tabernacoli, modiglioni, frammenti architettonici, stemmi (imponente quello rinascimentale alle armi Sassatelli, proveniente dall’omonimo palazzo posto sulla via Emilia: tre cime ordinate in fascia, quella di mezzo più alta, le altre cimate ciascuna da un giglio), palle di cannone (da Santa Maria in Regola), ecc. – di epoche e provenienze eterogenee, degni di particolare attenzione sono quattro plinti angolari cinquecenteschi in pietra calcarea di probabile origine vicentina, decorati a bassorilievo con le insegne Alidosi-Della Rovere, trofei d’armi e due prigioni, provenienti dalla cappella Alidosi dell’antica cattedrale, distrutta nel rifacimento della chiesa ad opera di Cosimo Morelli».
Con l”apertura del Museo delle carrozze, anche quest”area diverrà meta di visita, negli stessi orari del Museo diocesano. L”inaugurazione, come detto, avverrà sabato 22 settembre alle 17.30 alla presenza di Roberto Balzani, presidente dell”Istituto per i Beni culturali dell’Emilia Romagna. Interverranno anche il vescovo Tommaso Ghirelli, il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Imola Fabio Bacchilega, il vicedirettore del Museo diocesano marco Violi e il vicedirettore dell”Archivio diocesano Andrea Ferri. In serata, alle 21 nel primo chiostro del palazzo vescovile, si terrà poi un concerto di brani di Vivaldi con l’Ensemble strumentale Recondite Armonie.
Il Museo diocesano di Imola è aperto martedì e giovedì (ore 9-12 e 14-17), mercoledì (ore 9-12), sabato e domenica (ore 15.30-18.30).
L”articolo completo è su «sabato sera» del 20 settembre
Nella foto una delle carrozze del Museo