Fuga e morte della giraffa, assolto il titolare del circo, ma la Lav non ci sta e annuncia ricorso
A sei anni dalla morte, dopo la rocambolesca fuga per le vie della città, si ritorna a parlare della giraffa Aleksander. Mercoledì 12 settembre, infatti, il tribunale di Bologna ha assolto in primo grado sia Aldo Martini, titolare del circo “La Pantera Rosa” dove si sarebbe dovuta esibire la giraffa, sia il trasportatore romano di animali esotici, che aveva portato l’animale dallo zoo in cui era nata in Repubblica Ceca fino in Italia.
Per entrambi l’accusa era quella di maltrattamento di animali aggravato dall’averne provocato la morte. L’imponente animale nel settembre del 2012, dopo la galoppata dal lungofiume alla via Selice, era stato bloccato nella zona industriale e sedato dai veterinari incaricati dell’Ausl di Imola, ma purtroppo il suo cuore non aveva retto allo stress ed era morto poche ore dopo. La triste vicenda di Aleksander destò molto scalpore a livello nazionale, in particolare le accese proteste degli animalisti e del movimento contrario all’utilizzo degli animali nei circhi. Non a caso, quinid, la Lav (Lega anti vivisezione) ha deciso di costituirsi parte civile nel processo, chiedendo un risarcimento da 50 mila euro.
“Ricorreremo in appello – annuncia la Lav in una nota -. Nonostante l’esito della sentenza, la tragica morte dell’animale e le sofferenze inflitte per essere stato sottratto dalla sua prima sistemazione restano. Nato presso uno zoo della Repubblica Ceca, era stato acquistato per essere venduto al circo. Ha quindi dovuto affrontare un viaggio di 17 ore, senza soste adeguate e senza tenere conto delle sue necessità biologiche ed etologiche, fino all’arrivo nei recinti spogli del circo e senza potersi adattare al nuovo ambiente. Rinchiuso in un recinto è facile immaginare il terrore che lo ha portato a cercare disperatamente la fuga – continua la nota -. Ci aspettiamo che il Governo emetta in tempi brevissimi il decreto attuativo e inizi la dismissione di queste strutture anacronistiche dove gli animali sono usati per fini ludici”. (gi.gi.)