Crisi Cesac, il medicinese Michele Filippini nominato presidente. Dovrà guidare il piano di risanamento
Il medicinese Michele Filippini è stato eletto al vertice della Cesac (Centro Economico Servizi Agricoli e Cantina) storica cooperativa di Conselice, dopo le dimissioni dei precedenti presidente, vicepresidente e collegio sindacale. Un cambio che arriva dopo la crisi economico-finanziaria che ha portato Cesac a chiudere il 2017 con una perdita di 1,7 milioni di euro e a giugno ha dato avvio ad una dolorosa e complessa riorganizzazione aziendale che ha visto come elemento cardine la cessione del ramo d’azienda orticole e quarta gamma a Patfrut, cooperativa con sede a Monestirolo, nel ferrarese.
“Sotto il profilo finanziario, questa importante operazione ci consente di iniziare a fare fronte al pagamento dei prodotti conferiti dai soci, in particolare cereali e orticole – spiega Filippini -. Contemporaneamente, possiamo risanare il bilancio e di conseguenza ricapitalizzare la società, in piena collaborazione con gli istituti bancari”. L’accordo con Patfrut, reso possibile anche dal contributo del sistema cooperativo, ha tamponato le difficoltà registrate negli ultimi mesi, ma – precisa il neopresidente – “il vero lavoro di ristrutturazione di Cesac comincia adesso con la ricostruzione del rapporto con i soci, il raggiungimento dell’equilibrio tra il contenimento dei costi e la qualità dei servizi, la riorganizzazione del personale in base alle principali attività di business, il migliore utilizzo delle risorse materiali della cooperativa”.
I problemi della Cesac sono arrivati dopo la rapida crescita avvenuta nel giro di sei anni, a partire dall’acquisizione di altre realtà in difficoltà come la coop. Tre Spighe di Castel Guelfo, tramite affitto del ramo d’azienda, o la fusione con la Cometa di Medicina. Il fatturato è passato da 20 milioni di euro a oltre 63 milioni, ma evidentemente qualcosa non ha funzionato. La “nuova” Cesac, dopo la cessione del ramo orticole e quarta gamma oggi vede il fatturato diminuire di un terzo e la forza lavoro di circa due terzi: gli addetti passano infatti da 255 a 58 (con 115 dipendenti, tra fissi e stagionali, assorbiti dalla Patfrut e gli altri 75 usciti volontariamente), mentre il fatturato scenderà nel 2018 da 63 a circa 45 milioni di euro. La riorganizzazione dei servizi e degli stabilimenti si sta definendo ora e riguarda quelli di Sant’Antonio (ex Cometa) e via Nuova (ex Sermenghi) a Medicina, quelli di Altedo, Sala Bolognese e San Matteo della Decima.
Filippini, quarantotto anni, comprovata esperienza amministrativa e gestionale sia nelle istituzioni pubbliche (già assessore a Medicina) che nel mondo imprenditoriale (è stato nominato presidente della Tre Spighe di Castel Guelfo per travalicare la grave crisi che ha portato al passaggio in Cesac), ora dovrà dovrà portare avanti un impegnativo piano di mandato che ha come obiettivo di chiudere il bilancio 2019 in attivo e un percorso di risanamento economico-patrimoniale e il riequilibrio finanziario. A Sauro Bettoli, nominato già a giugno procuratore speciale di Cesac, è stato affidato il compito di realizzare in particolare la diminuzione delle spese generali e la riorganizzazione della struttura tecnica e amministrativa.
“Il piano di risanamento – conclude il presidente Filippini – ha l’obiettivo di migliorare la redditività aziendale e offrire garanzie ai soci. Per questo, si prevede un controllo di gestione molto più puntuale e un recupero di marginalità negli asset strategici della cooperativa attraverso una riduzione di costi: cereali, mezzi e servizi tecnici, vitivinicolo. L’obiettivo è quello di condurre Cesac a chiudere il 2019 con un bilancio in attivo, ma già alla fine del 2018 vogliamo riportare in utile la gestione caratteristica dei singoli settori. In questo percorso saremo accompagnati dall’intervento finanziario del sistema Confcooperative, la nostra Organizzazione di riferimento che si è subito mossa a tutti i livelli per salvaguardare soci e lavoratori e che sarà al nostro fianco per il nuovo corso di Cesac”. (r.c.)
Nella foto la sede Cesac di Conselice e Michele Filippini
Mi sembra che le promesse non siano state rispettate