Calcio serie C, parla l”ex rossoblù Selleri: «L’Imolese farà bene e durerà a lungo, sono professionisti»
Il suo sogno era quello di riportare l’Imolese tra i professionisti, ma è successo l’opposto. Poco più di un anno fa, con la maglia giallorossa del Ravenna, condannò i rossoblù ad un’altra stagione nel purgatorio dei Dilettanti. Adesso però, che l’Imolese è stata ripescata nella terza serie nazionale, l’ex Alfonso Selleri al «Galli» ci tornerà nuovamente da avversario, per una sfida che profuma già di nostalgia. «Personalmente sono molto contento per loro – ha ammesso il centrocampista di Mordano -. E’ il giusto premio per gli sforzi profusi dal presidente e dalla dirigenza e il risultato di un importante lavoro svolto in questi anni».
Questa categoria la conosci bene, visto che l’hai giocata in passato con il Pavia (si chiamava ancora C1) e con il Ravenna l’anno scorso, quando, da neopromossi, avete sfiorato i play-off.
«Nonostante il fallimento del Modena e i problemi del Vicenza ci saremmo salvati lo stesso. E’ stata una stagione dove abbiamo imparato tanto e faticato, soprattutto nei primi tre mesi. Questa non è una categoria semplice: ci sono squadre forti, dai budget importanti e con giocatori esperti. In campo non bisogna mai allentare la concentrazione, nemmeno per un minuto. Rispetto al passato è un po’ calato il livello tecnico e fisico e manca un po’ di qualità, ma è così un po’ in tutte le categorie. Ora per mandare avanti una squadra in serie C si cercano giovani dal campionato Primavera, anche per beneficiare dei premi di valorizzazione. Così c’è poca meritocrazia e va a discapito della crescita del movimento calcistico italiano».
Due estati fa, però, senza il tuo addio «forzato» da Imola, probabilmente Ravenna non sarebbe mai arrivata.
«Andar via fu un grosso dispiacere, ma le scelte della società bisogna rispettarle e non nutro rancore verso nessuno. La mia partenza mi ha portato a vincere un campionato da un’altra parte quasi per caso e, forse anche per questo, è stato ancora più bello».
E’ vero che in questa sessione di mercato sei stato vicino a indossare di nuovo la maglia rossoblù?
«Sinceramente non ci sono mai state reali possibilità. Ho solo fatto quattro chiacchiere con Spagnoli e Ghinassi e ho visitato il Centro Sportivo Bacchilega che non era ancora stato completato quando me ne andai. Ci siamo lasciati dicendo che nella vita non si può mai sapere, ma se ci fossero state le basi concrete per un trasferimento non sarei mai tornato a Imola senza prima parlare con il Ravenna, che per me è una famiglia e una seconda casa».
Dove può arrivare secondo te l’Imolese ora?
«Come ho detto al presidente, questa squadra può fare meglio in serie C che in D, perché la società ha una mentalità più da professionisti che da dilettanti. Hanno costruito una buona squadra e possono togliersi molte soddisfazioni a patto che restino con i piedi per terra. Sono comunque convinto che l’Imolese rimarrà a lungo in questa categoria».
Tra poche ore si gioca Imolese – Ravenna. Che sapore avrà?
«Spero in una bella partita. L’Imolese ce l’ho nel cuore e, anche se ho giocato in campi prestigiosi, è sempre speciale tornare al Romeo Galli».
d.b.
L”articolo completo su «sabato sera» del 30 agosto.
Nella foto: Alfonso Selleri in maglia giallorossa del Ravenna