Speciale acqua, storia di una battaglia dimenticata: evitare che il Santerno venisse “imbottigliato”
Forse in pochi si ricordano della prima battaglia fatta sul nostro territorio in difesa dell’acqua pubblica. Era il 1989 quando la società Panna, produttrice di acqua minerale, aveva avviato lavori per captare, in un terreno di sua proprietà, le acque delle sorgenti del Riàteri, all’epoca primo affluente del Santerno, che scende dal monte Gazzaro verso la zona di Castro San Martino, a pochi chilometri dal passo della Futa e in territorio del comune di Firenzuola.
Tra i primi a protestare ci fu il Cai e sulle pagine di “sabato sera” l’allora direttore Giorgio Bettini diede voce e ampio spazio alle associazioni ambientaliste.
Anche i Comuni di Imola e della vallata, la Comunità montana, la provincia di Bologna e la Regione si mossero. Si aprì così un acceso dibattito e la società, un po’ per il clamore suscitato e un po’ per l’aspetto forse poco remunerativo di tutta l’operazione, alla fine non attuò il progetto. (lo.mi.)
L’articolo completo è su «sabato sera» del 23 agosto
Nella foto uno degli articoli che il «sabato sera» dedicò all”argomento