West Nile Virus, l”Emilia Romagna non sospende le donazioni ed effettua il test Nat. La mappa in tempo reale delle segnalazioni
Anche quest’estate sono numerose le segnalazioni di casi di West Nile Virus, o comunemente chiamato virus del Nilo occidentale, patologia che può essere trasmessa dalle zanzare della specie Culex. Come si legge in un documento del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell”Istituto superiore di sanità, il periodo di incubazione dal momento della puntura infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario, anche se la maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.
L’Emilia-Romagna però, unica regione in Italia, ha deciso di non sospendere le donazioni, effettuando sui pazienti il test Nat (acronimo di Nucleic Acid Test e consiste in un esame estremamente preciso ed è utile per scoprire la presenza nel sangue del virus). In pratica i donatori emiliano-romagnoli verranno sottoposti al test qualora avessero soggiornato per almeno una notte nelle aree interessate dalla segnalazione del West Nile Virus (guarda qui la mappa in tempo reale). Potranno quindi comunque donare, e verrà loro prelevata una piccola provetta per il test. Non occorre nemmeno autosospendersi, ma basta avvisare il medico del Punto di Raccolta di aver soggiornato almeno una notte in una delle aree interessate. Sarà il test a verificare la necessità di sospendere per 28 giorni il donatore, solo nel caso vi fosse una positività agli anticorpi del virus. Non c”è quindi nessun problema per la salute dei donatori e dei riceventi, in una stagione dove le donazioni sono importanti per evitare carenza nelle scorte durante il periodo delle vacanze.
Al momento, però, non esiste un vaccino per la febbre West Nile, ma non bisogna però dimenticarsi che anche la prevenzione è importante e consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare. E” quindi consigliabile proteggersi usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto, usando delle zanzariere alle finestre e evitare il loro proliferarsi svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante, cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali e tenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.
r.c.
Nella foto: la mappa aggiornata in tempo reale